Rischio rapina sul lavoro: valutazione mirata e formazione essenziale

Rapina sul lavoro: valutazione rischi e tutele per le aziende

La valutazione del rischio rapina sul lavoro, rientra tra gli obblighi sanciti dal Testo Unico. In particolare nell’articolo 17 viene imposta l’identificazione e la gestione di tutti i rischi presenti nel contesto lavorativo, mentre gli articoli 28 e 36 indicano la necessità di integrare la specifica valutazione della rapina all’interno del DVR. Non trattandosi di un rischio tipico, ma di natura “esogena”, necessitano criteri di analisi e gestione adeguati. La formazione (art. 37) e l’informazione specifica sono essenziali e devono essere erogate con modalità ed evidenze documentali pertinenti.

Criteri di valutazione del rischio rapina sul lavoro

All’interno del DVR, il rischio rapina sul lavoro deve essere valutato considerando due distinti profili, strettamente correlati:

1. Probabilità di subire una rapina
  • Fattori di contesto: condizioni socio-economiche della zona, caratteristiche architettoniche dell’edificio e visibilità pubblica.
  • Valore “attraente” per i malintenzionati: quantità di denaro pressoché immediatamente accessibile, sistemi di custodia, vie di fuga e stimolo economico percepito all’esterno.
  • Possibile danno economico, reputazionale e organizzativo in termini di interruzione dell’operatività.
2. Gravità del danno su persone
  • Deriva dal comportamento del malvivente, da reazioni stressate e impreparate del personale, nonché dalla durata dell’evento.
  • I danni possono essere fisici (traumi anche gravi, armi in gioco) e psicologici (ansia, disturbi da stress post-traumatico).

La valutazione, quindi, non si limita a stimare la probabilità statistica dell’evento, ma deve identificare e pesare i fattori di rischio potenzianti, adottando un approccio preventivo e mirato sull’impatto derivante dall’evento violento.

Misure preventive e protettive per le aziende

In base alle misure generali di tutela previste dall’articolo 15 del D.Lgs. 81/08, è necessario implementare soluzioni che interessano diversi aspetti:

  1. Misure tecniche e strutturali
    • Installazione di sistemi di videosorveglianza, sistemi di allarme, casseforti temporizzate e dispositivi per limitare l’accesso al contante.
    • Illuminazione adeguata e layout dell’ambiente progettati per ridurre i punti ciechi e scoraggiare azioni illecite.
  2. Organizzazione e procedure
    • Definizione di protocolli operativi dettagliati da seguire nel caso di rapina sul lavoro, con ruoli precisi per il personale.
    • Pianificazione di schemi di azione coordinata in sinergia con le forze dell’ordine e soggetti di sicurezza privata.
  3. Formazione e addestramento
    • Offerta di percorsi formativi dedicati agli esposti, con simulazioni, role-play e riflessioni su casi reali.
    • Lo scopo non è “prevedere” ogni azione del rapinatore, ma creare una “preparazione mentale” che attivi risposte semi-automatiche, riducendo impatti emotivi e traumi.
    • Formazione periodica e ripetuta, non improvvisata, in grado di integrare componenti emozionali e relazionali.
  4. Supporto psicologico post-evento
    • Attivazione di interventi di psicologia del lavoro o counseling immediatamente dopo l’evento traumatico per ridurre il rischio di disturbi post-traumatici.

Implicazioni pratiche: come bisogna comportarsi in caso di rapina sul lavoro

Per il datore di lavoro

  • Inserire il rischio rapina sul lavoro nella valutazione DVR, con approfondimento dei fattori di contesto e personali.
  • Integrare misure tecniche (allarmi, casseforti temporizzate, videosorveglianza) e organizzative.
  • Progettare e registrare percorsi formativi specifici, comprendendo esercitazioni e follow-up.
  • Predisporre interventi psicologici post-evento, documentando tempistiche e professionisti coinvolti.

Per i lavoratori

  • Partecipare attivamente a formazione e simulazioni, segnalando criticità ambientali o procedurali.
  • Applicare protocolli operativi e non improvvisare.
  • Collaborare nei momenti di emergenza, mantenendo la coesione del gruppo.
  • Accogliere il supporto psicologico proposto dopo l’evento.

Benefici e criticità della gestione del rischio rapina

Benefici

  • Riduzione del danno fisico e psicologico, miglior gestione dell’emergenza.
  • Consolidamento della sicurezza organizzativa.
  • Conformità normativa e mitigazione del rischio di contenziosi.

Criticità

  • Senza formazione continua e supporti psicologici, le ripercussioni emotive possono essere gravi, peggiorando la produttività e la presenza sul lavoro.
  • L’assenza di misure adeguate espone a responsabilità legali e ad un’immagine aziendale compromessa.
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