La commissione Europea ha stilato i principi di Good Laboratory Practice (GLP) con lo scopo di promuovere la qualità e la validità dei dati ottenuti durante le ricerche di laboratorio e di sperimentazione di sostanze chimiche per prevenire pratiche fraudolente. Il porvvedimento si chiama Q&A – Concerning the implementation of directive 2004/9/EC and 2004/10/EC on Good Laboratory Practice (GLP) – Edizione Luglio 2023.
Due le normative ad ora applicabili: Direttiva 2004/9/CE dell’11 febbraio 2004 – Gu L 50/28 del 20 febbraio 2004; Direttiva 2004/10/CE dell’11 febbraio 2004 – Gu L 50/44 del 20 febbraio 2004.
I principi del GLP vengono applicati ai test di sicurezza non clinici degli elementi di prova contenuti in una gamma di prodotti e la loro l’applicazione è richiesta da una varietà di diverse normative specifiche per prodotto.
Ricerche di laboratorio, i principi comuni del GLP
I principi sono finalizzati a ottenere dei dati sperimentali che permettano la valutazione della sicurezza e a garantire che non ci siano effetti avversi sull’uomo, sugli animali e sull’ambiente di tutti i prodotti chimici.
Inoltre, i principi comuni del GLP consentono lo scambio di informazioni, evitando incongruenze tra gli studi nei diversi Stati e prevengono l’insorgere di barriere non tariffarie al commercio.
In sintesi, è possibile elencare i vantaggi che derivano dall’adozione di tali pratiche nelle ricerche di laboratorio:
– la migliore credibilità complessiva e la qualità dei dati prodotti;
– evitare la duplicazione di prove a causa dei differenti requisiti regolatori tra i diversi Paesi e tra gli Stati membri UE e conseguente diminuzione dei costi per la ricerca e riduzione del numero degli esperimenti sugli animali, grazie al reciproco riconoscimento dei risultati ottenuti sulla base di metodi uniformi e riconosciuti;
– la facilitazione degli scambi commerciali.