I rischi per gli impiegati: una sottovalutazione diffusa

I rischi per gli impiegati: una sottovalutazione diffusa

Nel mondo del lavoro, spesso ci si sente obbligati a riconoscere l’importanza della salute e sicurezza dei lavoratori, ma tra gli impiegati, specialmente in contesti non industriali, si tende a sottovalutare i rischi. La cultura della sicurezza in molte aziende non va oltre una dichiarazione formale, e i rischi che riguardano la popolazione di impiegati vengono visti come poco significativi, se non addirittura irrilevanti.

I rischi per gli impiegati: percezioni e realtà

Quando si chiede a diverse persone di aziende differenti quali siano i rischi per gli impiegati, le risposte possono variare notevolmente. A livello minimo, ci si può sentire rispondere con battute come: “In ufficio possono soltanto tagliarsi con la carta”. Tuttavia, questa risposta ironica cela spesso un problema serio: i fattori psicosociali legati al lavoro d’ufficio, come lo stress e il rischio di burnout, sono una realtà che rischia di compromettere la salute fisica e mentale dei lavoratori. Il rischio di stress lavoro-correlato e le problematiche muscoloscheletriche, in particolare, sono spesso minimizzati o trascurati, nonostante siano cause comuni di malattia tra gli impiegati.

Livello intermedio: consapevolezza limitata sui rischi

A un livello intermedio, le risposte diventano più sensate: “Ci possono essere problemi di postura e di visione”. Qui si riconosce che alcuni rischi esistono e che, in alcuni casi, sono stati anche affrontati. Tuttavia, queste risposte spesso si fermano a considerazioni superficiali, come l’importanza di una sedia ergonomica o una corretta illuminazione. Sebbene questi accorgimenti siano utili, non risolvono del tutto il problema legato alla sicurezza e al benessere psicofisico degli impiegati. Le problematiche più complesse, come quelle legate alla gestione del carico mentale e al tecnostress, sono raramente trattate in modo adeguato.

Livello alto: una risposta completa e consapevole

In alcune aziende particolarmente avanzate, invece, ci si sente rispondere con un’analisi più completa dei rischi per gli impiegati. La risposta include la consapevolezza dei rischi derivanti dall’uso dei videoterminali, con il loro impatto sugli apparati muscoloscheletrici e oculovisivi. Vengono riconosciuti anche i rischi psicosociali, come lo stress lavoro-correlato e le violenze psicologiche sul lavoro. Inoltre, in queste organizzazioni, la sicurezza comprende anche la gestione delle emergenze e l’attenzione agli spostamenti a piedi, che sono una causa importante di infortuni tra gli impiegati. Un approccio di sicurezza davvero efficace richiede una valutazione dei rischi completa e continua, che consideri anche gli aspetti ambientali e il benessere psicologico dei lavoratori.

Perché i rischi per gli impiegati vengono sottovalutati

I rischi per gli impiegati vengono spesso considerati meno gravi rispetto a quelli industriali. In molte aziende, la sicurezza viene trattata solo come un aspetto formale, e le priorità si concentrano altrove, come nella produttività e nella soddisfazione del cliente. In aziende con pochi rischi visibili, come quelle che operano in uffici direzionali, la gestione della sicurezza è generalmente superficiale. Al contrario, nelle aziende “ad alto rischio”, come quelle che operano nel settore chimico o nei cantieri, si tende a ignorare i rischi psicologici e fisici degli impiegati, focalizzandosi invece sui pericoli industriali più evidenti.

Una nicchia per pochi appassionati

Solo alcune aziende e professionisti si dedicano veramente alla comprensione e gestione dei rischi per gli impiegati, come quelli legati all’uso dei videoterminali. Purtroppo, in molte organizzazioni, si preferisce “accontentarsi” di ottemperare a requisiti normativi minimi, come quelli previsti dal Decreto Legislativo 81/08, senza un’effettiva valutazione dei rischi. Le soluzioni adottate sono spesso poco più che una formalità, come la compilazione di checklist superficiali e l’applicazione di misure standard, senza un vero impegno a migliorare il benessere dei lavoratori.

La situazione negli uffici e dintorni

L’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (EU-OSHA) ha evidenziato che il lavoro sedentario, la digitalizzazione, il lavoro in remoto, l’invecchiamento della popolazione attiva e i fattori psicosociali sono aspetti cruciali da considerare nella valutazione dei rischi per gli impiegati.

La valutazione dei rischi da videoterminali

La valutazione dei rischi derivanti dall’uso di videoterminali dovrebbe considerare vari fattori. Oltre ai problemi muscoloscheletrici e oculovisivi, occorre considerare anche gli aspetti psicosociali, come il carico mentale, lo stress e il tecnostress. È essenziale che venga adottato un approccio multidimensionale, che comprenda anche le variabili legate all’uso del lavoro in remoto e alle diverse condizioni ergonomiche che i lavoratori possono affrontare.

Negli ultimi anni, il metodo Videoterminal Integrated Risk Assessment (VIRA) è stato sviluppato come un approccio completo per la valutazione dei rischi da videoterminali. Questo metodo, che è disponibile per il libero utilizzo, offre un quadro dettagliato per analizzare i rischi e migliorare la sicurezza degli impiegati che utilizzano regolarmente dispositivi digitali.

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