L’uso dei droni nelle attività di ispezione delle attrezzature a pressione rappresenta una delle più recenti innovazioni nel campo della sicurezza industriale. La nuova procedura tecnica approvata definisce le modalità operative per eseguire l’esame visivo esterno di componenti e impianti a pressione mediante sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (UAS).
L’obiettivo è garantire un controllo accurato delle superfici, rilevare eventuali anomalie e ridurre i rischi legati al lavoro in quota o in ambienti difficilmente accessibili. In contesti industriali complessi come centrali energetiche, impianti chimici o infrastrutture ad alta quota, questa tecnologia consente di migliorare la sicurezza degli operatori e di ottimizzare tempi e costi di ispezione.
Requisiti tecnici e riferimenti normativi
La procedura per l’esame visivo tramite droni stabilisce i requisiti che devono possedere i sistemi UAS, le videocamere ad alta risoluzione e il personale addetto alle ispezioni. Le operazioni devono essere condotte da operatori qualificati, nel rispetto della normativa europea sui sistemi a pilotaggio remoto e degli standard internazionali per le prove non distruttive. Le fasi operative comprendono la pianificazione del volo, i controlli pre-missione, la gestione delle immagini e la redazione del rapporto di ispezione. Particolare attenzione è riservata alla tracciabilità dei dati e alla conservazione delle evidenze, che devono garantire la stessa affidabilità delle verifiche condotte con metodo tradizionale.
Vantaggi per la sicurezza e la prevenzione
L’adozione dei droni riduce significativamente i rischi per i tecnici che operano su strutture elevate o in aree di difficile accesso. L’utilizzo di riprese ad alta definizione consente di rilevare con precisione difetti superficiali, corrosioni o alterazioni del materiale senza esporre il personale a potenziali pericoli. Oltre a migliorare la sicurezza, le ispezioni aeree permettono di diminuire i tempi di fermo impianto e di ridurre l’impiego di ponteggi e impianti temporanei. L’efficacia dell’ispezione, tuttavia, dipende dalla capacità di interpretazione delle immagini: il drone sostituisce la fase di osservazione diretta, ma non l’esperienza e il giudizio tecnico dell’operatore qualificato.
Integrazione della tecnologia nel sistema aziendale
Per garantire la piena efficacia del controllo mediante droni, le imprese devono aggiornare le proprie procedure di prevenzione e i piani di manutenzione, inserendo questa tecnologia nel sistema di gestione della sicurezza. È necessario stabilire protocolli chiari su competenze, limiti d’impiego, documentazione dei risultati e modalità di validazione delle analisi. Le immagini raccolte devono essere archiviate e consultabili, così da assicurare la continuità del monitoraggio nel tempo. L’integrazione del controllo remoto con le verifiche tradizionali rafforza la cultura della sicurezza, valorizzando la tecnologia come strumento di prevenzione e non come semplice innovazione operativa.


