Le RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) presentano ambienti maggiormente delicati, dove convivono soggetti fragili e personale esposto a rischi complessi. Le strutture devono tutelare ospiti e operatori da pericoli fisici (cadute, scivolamenti, urti), meccanici (movimentazione manuale dei carichi) e biologici (contagio da agenti infettivi). In più, occorre considerare il peso dello stress lavoro-correlato, la gestione corretta dei DPI e l’uso sicuro delle attrezzature elettriche. Data la vulnerabilità degli anziani e la complessità dell’assistenza, la sicurezza nelle RSA non è un’opzione ma un obbligo irrinunciabile.
Quadro normativo essenziale per la sicurezza nelle RSA
La normativa di riferimento è il DLgs 81/2008, che impone ai datori di lavoro la valutazione dei rischi e la redazione del DVR (Documento di Valutazione dei Rischi), prevedendo misure preventive, organizzative e di formazione. Le RSA devono inoltre rispettare leggi e decreti nazionali che riguardano il Piano Nazionale Non Autosufficienza, standard di assistenza territoriale, le deleghe della Legge 33/2023 e i programmi per le demenze, adeguandosi anche a regolamenti regionali.
Formazione teorica e addestramento pratico degli operatori
La formazione nelle RSA ha un ruolo strategico: non basta trasmettere nozioni di legge, occorre addestrare concretamente gli operatori. Si richiedono corsi generali e specifici (a rischio alto), formazione per RLS, corsi antincendio, primo soccorso e BLSD. Un’area cruciale riguarda la movimentazione dei pazienti non deambulanti: l’uso corretto di ausili come sollevatori, carrozzine e letti elettrici deve essere insegnato e praticato costantemente. In caso d’emergenza, la capacità di trasferire un ospite in zona sicura può fare la differenza nella vita di una persona vulnerabile.
Implicazioni operative e cultura della protezione
Investire in sicurezza nelle RSA significa responsabilità, fiducia e qualità di vita per chi vive nella struttura. Le organizzazioni devono adottare pratiche efficaci, audit, simulazioni, manutenzione costante e programmi formativi aggiornati. Il personale deve sentirsi supportato, consapevole e protetto. In un contesto in cui la vita delle persone è affidata all’operato quotidiano, la sicurezza diventa valore centrale e non semplice obbligo normativo.