Sicurezza sensoriale sul lavoro per neurodiversi: come realizzarla

Sicurezza sensoriale sul lavoro per neurodiversi: come realizzarla

Rumori continui, luci tremolanti, odori forti, spazi troppo affollati o visivamente caotici: sono stimoli che possono sopraffare le persone con sensibilità sensoriale, in particolare quelle neurodivergenti. Quando gli stimoli eccedono la capacità di gestione, possono generarsi ansia, panico, affaticamento fisico e mentale, reazioni di fuga o blocco. Questa sovraesposizione si traduce non solo in disagio personale, ma spesso anche in calo della produttività, maggiore assenteismo o addirittura esclusione dal lavoro di chi non riesce a tollerare ambienti sensoriali non adeguati. Garantire sicurezza sensoriale significa riconoscere che l’ambiente di lavoro non è neutro per tutti: per alcuni può essere una fonte costante di stress.

Principi operativi per ambienti adeguati ai lavoratori neurodivergenti

Per creare spazi che favoriscano il benessere è essenziale partire da un’analisi degli stimoli sensoriali presenti: spruzzi olfattivi, superfici plastiche, uniformi sintetiche, colori ad alto contrasto, luci al neon e layout che favoriscono l’eco o il rumore. Vanno previsti sistemi di illuminazione regolabile, finestre o fonti di luce naturale, spazi tranquilli dove ritirarsi, oppure l’uso di cuffie filtranti per rumori indesiderati. Il personale dovrebbe poter segnalare esigenze specifiche sensoriali, senza stigma, e ricevere adattamenti ragionevoli. Anche la scelta dei tessuti, dei materiali di arredamento e delle uniformi può fare la differenza, evitando fonti di irritazione o di richiamo sensoriale continuo.

Vantaggi aziendali e integrazione nel sistema di salute e sicurezza

Integrare la sicurezza sensoriale nelle politiche aziendali significa migliorare l’inclusione, ridurre turnover e assenteismo, e valorizzare professionalità spesso trascurate. Le organizzazioni che adottano ambienti più accoglienti ottengono un aumento del coinvolgimento e del benessere dei lavoratori, effetti positivi sul clima aziendale e sul rendimento.

Dal punto di vista della sicurezza sul lavoro, questi adattamenti rientrano nelle misure organizzative previste dalla normativa, come quelle di valutazione dei rischi, formazione e tutela della salute mentale e fisica dei dipendenti. Essi rafforzano anche la responsabilità sociale delle imprese, favoriscono l’attrazione di talenti e contribuiscono a costruire una cultura inclusiva sostenibile e durevole.

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