La sicurezza nel settore logistica, viene disciplinata principalmente dal DLgs 81/2008. In particolare la movimentazione delle merci con carrelli rollo e transpallet è definita nell’articolo 71, il quale, stabilisce l’obbligo del datore di lavoro di mettere a disposizione attrezzature conformi ai requisiti di sicurezza, sottoponendole a idonea manutenzione. Mentre, l’articolo 73, impone la formazione e l’addestramento specifico per gli operatori, garantendo che l’uso delle attrezzature sia sicuro ed efficace.
A completare il quadro normativo, l’Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012 disciplina i percorsi formativi obbligatori per gli utilizzatori delle attrezzature di lavoro.
Analisi dei casi di infortunio nel settore della logistica: dalla teoria alla pratica
L’analisi di eventi infortunistici reali è uno strumento fondamentale per individuare le criticità operative e definire strategie di prevenzione più efficaci. L’archivio INFOR.MO. raccoglie numerosi casi di infortuni correlati all’uso di carrelli roll e transpallet. Due casi esemplificativi consentono di comprendere le dinamiche di rischio legate alla logistica.
Caso 1: Ribaltamento di carrello roll con barre metalliche
In un magazzino logistico, un carrello roll carico di barre metalliche, smontate da scaffalature, era stato lasciato accostato a una parete. Un lavoratore, incaricato di caricare le barre su un camion, ha spostato il carrello verso l’area di carico. Durante la manovra, il carrello si è ribaltato improvvisamente, provocando la caduta delle barre metalliche, che hanno colpito l’operatore. L’analisi dell’incidente ha messo in evidenza l’assenza di procedure operative adeguate per la movimentazione di carichi instabili e la mancanza di formazione specifica sull’uso sicuro dei carrelli roll.
Caso 2: uso improprio del transpallet in spazi ristretti
Un operatore stava utilizzando un transpallet elettrico per spostare un carico voluminoso in un’area del magazzino con spazi limitati. Durante una curva particolarmente stretta, il carico si è sbilanciato ed è caduto, colpendo un altro lavoratore che si trovava nelle vicinanze. L’analisi ha rilevato una scarsa organizzazione degli spazi, l’assenza di una segnaletica adeguata e una formazione insufficiente sull’uso del transpallet in ambienti congestionati.
Le lezioni da imparare per una maggiore sicurezza
Questi casi sottolineano l’importanza di una gestione rigorosa e preventiva della sicurezza nella logistica. Per le aziende, le implicazioni pratiche si traducono in interventi chiave:
- Formazione obbligatoria e specifica: assicurare che tutti gli operatori abbiano ricevuto una formazione approfondita sull’uso sicuro di carrelli roll e transpallet, come previsto dall’art. 73 del D.Lgs. 81/2008 e dall’Accordo Stato-Regioni.
- Procedure operative standardizzate (SOP): redigere procedure dettagliate per la movimentazione dei carichi, includendo indicazioni precise sulla gestione di carichi instabili o voluminosi.
- Manutenzione e verifiche periodiche: attuare un programma di controlli regolari e manutenzione delle attrezzature, in conformità con l’art. 71 del DLgs 81/2008.
- Organizzazione degli spazi di lavoro: rivedere il layout dei magazzini per garantire percorsi liberi da ostacoli, migliorare la segnaletica e ridurre i rischi nelle aree congestionate.
Per i lavoratori, la prevenzione passa da comportamenti responsabili e consapevoli:
- Aderenza alle procedure: rispettare rigorosamente le SOP aziendali e utilizzare le attrezzature solo dopo aver ricevuto adeguata formazione.
- Segnalazione delle situazioni di rischio: comunicare tempestivamente eventuali criticità o anomalie al responsabile della sicurezza.
- Consapevolezza dell’ambiente circostante: prestare attenzione agli spazi condivisi e alle manovre di altri operatori, specialmente in zone ad alta densità di traffico di mezzi.