Il settore veterinario è disciplinato dal Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, che stabilisce le linee guida per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Questo decreto impone al datore di lavoro di valutare i rischi relativi all’attività e di redigere il DVR, che deve essere aggiornato periodicamente. Inoltre, la normativa include anche direttive relative alla protezione contro gli agenti biologici e chimici, tra cui i farmaci pericolosi utilizzati in ambito veterinario.
Rischi specifici nel settore veterinario
Rischio chimico
Il personale veterinario è spesso esposto a sostanze chimiche, tra cui farmaci pericolosi come i medicinali per il trattamento degli animali. Questi farmaci possono essere cancerogeni, mutageni o tossici per la riproduzione. L’esposizione a queste sostanze può causare dermatiti, reazioni allergiche, danni al sistema nervoso e anomalie cromosomiche.
Rischio biologico
Un altro rischio significativo è l’esposizione a malattie zoonotiche, cioè malattie trasmissibili dagli animali all’uomo. Il contatto diretto con animali infetti o con materiali biologici contaminati può comportare rischi come la leptospirosi, la brucellosi e la tubercolosi.
Rischio fisico
Il personale veterinario è esposto a rischi fisici, tra cui quelli derivanti dall’uso di attrezzature che emettono vibrazioni, rumore e radiazioni, come nel caso dei radiografi. Questi rischi vanno adeguatamente gestiti con misure preventive, come l’uso di schermi protettivi e dispositivi di protezione individuale.
Rischio ergonomico e psicosociale
Le attività quotidiane, come la movimentazione di animali e la postura mantenuta per lungo tempo, possono causare disturbi muscoloscheletrici. Inoltre, l’intensivo carico di lavoro e le interazioni emotive con i clienti e gli animali possono portare a stress e burnout, aggravando ulteriormente le condizioni di salute dei lavoratori.
Misure di prevenzione e protezione
Valutazione e gestione dei rischi
È fondamentale che le strutture veterinarie implementino una valutazione dei rischi continua e aggiornata. Ogni rischio, sia chimico che biologico o fisico, deve essere identificato e gestito in modo mirato. Il DVR deve includere misure preventive specifiche per ciascun tipo di rischio, con particolare attenzione ai farmaci pericolosi e all’esposizione alle radiazioni ionizzanti.
Formazione e informazione
I lavoratori devono essere formati in modo continuo riguardo i rischi del settore e le corrette procedure di sicurezza. La formazione deve includere l’uso sicuro dei farmaci, le tecniche di contenimento degli animali, l’uso dei DPI, le procedure di emergenza e la gestione dei rischi legati alle radiazioni.
Dispositivi di protezione individuale (DPI)
È essenziale che i lavoratori siano dotati di DPI adeguati, come occhiali protettivi per le radiazioni laser o per la manipolazione di farmaci pericolosi, guanti resistenti, indumenti protettivi e maschere respiratorie. La scelta dei DPI dipende dalla natura del rischio e deve essere fatta in base alla tipologia di attività svolta.
Organizzazione del lavoro e supporto psicosociale
Un’organizzazione efficiente del lavoro è essenziale per ridurre il rischio di burnout e stress. È importante pianificare correttamente i turni, gestire adeguatamente le emergenze e garantire supporto psicologico per il personale. Un ambiente di lavoro sano e collaborativo può fare la differenza nel migliorare la qualità della vita lavorativa.
Implicazioni pratiche per le aziende
Le aziende veterinarie devono adottare un sistema di gestione della sicurezza che includa politiche, procedure e la designazione di un Responsabile della Sicurezza (RSPP). Devono inoltre effettuare controlli periodici per monitorare il rispetto delle misure di sicurezza e assicurarsi che i lavoratori siano sempre adeguatamente formati e protetti.