Rispetto a settembre 2016 crescono gli incidenti in itinere, diminuiscono i casi di malattia professionale
Circa mezzo milione di lavoratori soggetti a infortuni, di cui 800 deceduti. Nei primi nove mesi del 2017 le denunce in merito presentate all’Inail hanno visto un incremento numerico rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, soprattutto nel settore dell’industria e a causa degli incidenti in itinere, cioè avvenuti durante il tragitto casa-lavoro-casa. In calo, invece, le malattie professionali. E’ lo stesso Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro a rendere noti i dati, ancora provvisori.
I numeri degli infortuni – Dall’inizio dell’anno sono state 471.518 le denunce di infortunio registrate dall’Inail, 594 in più (+0,1%) rispetto a settembre 2016. Aumentano senza grandi distinzioni di genere sia gli incidenti che colpiscono gli uomini (+330) sia quelli riguardanti le donne (+264). Nel computo generale, le fasce d’età più soggette a incidenti si sono dimostrate quelle comprese tra i 55 e i 59 anni e i 60 e i 69 anni, entrambe con circa 2 mila casi denunciati. In calo le denunce inerenti i lavoratori italiani (-1600) e, di contro, in aumento le denunce degli stranieri (+2.200). Nel peggioramento della media infortuni risultano decisivi gli incidenti avvenuti in itinere, in aumento del 3,7 per cento.
I settori colpiti – Nella fattispecie sono aumentati gli incidenti denunciati nel settore dell’Industria e servizi rispetto a settembre 2016 (+0,8%). Di questi, lo 0,3 per cento è avvenuto sul luogo di lavoro e il 3,8 per cento in itinere. Diminuiscono, invece, le denunce in Agricoltura (-5,9%) e Conto Stato (-1,3%).
I territori colpiti – Il Nord Italia, nei primi nove mesi del 2017, ha fatto da traino negativo nell’incremento delle denunce all’Inail, registrando oltre 3 mila casi in più nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente. In calo, invece, le denunce presentate in Centro Italia (-781), Sud Italia (-969) e Isole (-683). Nel dettaglio, gli aumenti più sensibili sono avvenuti in Lombardia (+1.794 denunce) ed Emilia-Romagna (+1.238). Di contro, le diminuzioni più significative sono state registrate in Sicilia (-903) e Puglia (-836).
I numeri delle malattie professionali – Diminuiscono le denunce di malattia professionale nei primi nove mesi del 2017: sono state 43.312 a livello nazionale, oltre 1.500 in meno (-3,4%) rispetto al 30 settembre 2016. 31.412 hanno riguardato gli uomini (-1.009) e 11.900 le donne (-538). Il calo – sottolinea l’Inail – consolida il trend del 2017, ossia l’inversione di un andamento che insisteva a crescere da anni.
I settori colpiti e le malattie professionali più denunciate – La tendenza alla diminuzione delle malattie professionali denunciate all’Inail è stata rilevata tanto in Industria e servizi quanto in Agricoltura e Conto Stato. Nel primo settore i casi registrati sono stati 34.387 (-493); nel secondo, dove la diminuzione delle denunce è la maggiore nel computo totale, i casi rilevati sono stati 8.397 (-1.040); per quanto riguarda il Conto Stato, le denunce regolarmente presentate all’Inail sono state 528 (-14). La larga percentuale delle malattie professionali denunciate, circa l’80 per cento, riporta a patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, così come a quelle del sistema nervoso e dell’orecchio.
I morti sul lavoro – Nei primi nove mesi del 2017 sono state 769 le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale. Nello stesso periodo del 2016 furono 753: l’incremento, dunque, è di 16 casi per una percentuale pari a 2,1 punti in più. 696 sono stati i decessi maschili (+18 casi; +2,7%) e 73 quelli femminili (-2; -2,7%). In aumento sia i morti sul luogo di lavoro (+0,4%) sia quelli in itinere (+6,9%). In crescita le denunce mortali riferite a lavoratori italiani (+15 casi) e stranieri comunitari (+4), mentre diminuiscono quelle riguardanti gli extracomunitari (-3).
I settori e i territori colpiti – In un anno i soggetti deceduti sono stati 648 per quanto riguarda il settore dell’Industria e servizi (+40 casi; +6,6%), 100 nell’Agricoltura (-9; -8,3%) e 21 nel Conto Stato (-15; -41,7%). L’incremento maggiore è stato registrato nel Nord Ovest, con 33 denunce dall’esito mortale in più rispetto a settembre 2016 (Liguria +15; Lombardia +14; Piemonte +4). 11, invece, i casi rilevati al Sud (Abruzzo +19; Puglia +2; Campania -7; Basilicata -3) e 7 quelli collegati alle Isole (Sicilia +8; Sardegna -1). In calo la zona del Nord Est (-26 casi) e, in particolar modo, il Veneto (-17) e l’Emilia-Romagna (-9). Diminuiscono le denunce di infortunio con esito mortale anche al Centro (-9 decessi) con riduzioni in Umbria (-8 casi), Marche (-3), Toscana (-1) e aumenti nel Lazio (+3).