Arena Po, i morti sono di nazionalità indiana, per loro non c’è stato null da fare. Il ministro Catalfo: “Settimana prossima tavolo straordinario di prevenzione e sicurezza sul lavoro”
L’ennesima, assurda tragedia sul lavoro, oggi intorno all’ora di pranzo, ha sconvolto l’Oltrepo e l’Italia intera. Quattro operai di un’azienda agricola di Arena Po, infatti e secondo una prima ricostruzione dei fatti a opera dei carabinieri, sono morti annegati in una vasca di compostaggio del fertilizzante, vicino alla quale stavano effettuando dei lavori. L’azienda in questione, infatti, è dedita all’allevamento e sembrerebbe essere una delle più importanti della provincia.
Tuttora i vigili del fuoco una squadra Saf (Speleo-alpino-fluviale) stanno svuotando la vasca insieme coi tecnici dell’Asl. I quattro morti sono tutti di nazionalità indiana. Si tratta di due fratelli titolari della ditta, di 45 e 47 anni, e di due loro dipendenti giovanissimi, di 28 e 29 anni. Gli inquirenti ipotizzano che uno dei quattro, per cause ancora sconosciute, sia accidentalmente caduto nella cisterna e gli altri abbiano tentato di salvarlo calandosi a loro volta nell’invaso, ma con esiti drammatici.
Inutili gli interventi dei sanitari del 118 accorsi sul luogo dell’incidente. “La sicurezza sul lavoro – commenta il neo ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova, un passato da bracciante e da sindacalista – è un diritto irrinunciabile, dobbiamo fare ogni sforzo per garantirlo”.
Il nuovo ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Nunzia Catalfo – già presidente della Commissione Lavoro del Senato – detta i tempi degli interventi: “Il governo si impegnerà al massimo nel contrasto alle morti sul lavoro. La prossima settimana – assicura – con Inail e Inl aprirò un tavolo per avviare il piano straordinario di prevenzione e sicurezza già inserito nel programma di governo. E’ mia intenzione coinvolgere anche le parti sociali e gli attori istituzionali della sicurezza sul lavoro. E’ necessario che le norme sulla prevenzione degli infortuni siano rispettate e osservate”.