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Lavori in quota in sicurezza: ponteggi, parapetti e muratura

I lavori in quota rappresentano un aspetto fondamentale e delicato nel settore dell’edilizia e delle costruzioni, poiché espongono i lavoratori a rischi elevati di incidenti e cadute. Il concetto di lavoro in quota è definito dall’art. 107 del D.Lgs. 81/2008, che lo identifica come un’attività svolta ad un’altezza superiore a due metri rispetto a un piano stabile, esponendo il lavoratore al pericolo di caduta. Per garantire la sicurezza in questo contesto, è necessario adottare una serie di misure preventive, come l’uso corretto di ponteggi, parapetti e ancoraggi sulla muratura. Questi elementi sono essenziali per prevenire incidenti e salvaguardare l’integrità fisica dei lavoratori.

L’art. 111 del D.Lgs. 81/2008 stabilisce i requisiti per l’esecuzione dei lavori in quota, indicando che devono essere adottate prioritarie misure di protezione collettiva, come parapetti e sistemi di protezione equivalenti, per evitare cadute dall’alto. Quando non è possibile utilizzare queste protezioni collettive, devono essere adottati dispositivi di protezione individuale (DPI), come imbracature e linee vita. Inoltre, secondo l’art. 115, il datore di lavoro è obbligato a predisporre un piano per l’uso sicuro di sistemi di arresto caduta, con un’adeguata progettazione e scelta dei punti di ancoraggio.

La progettazione e l’uso sicuro dei ponteggi

I ponteggi sono strutture provvisorie temporanee fondamentali per l’esecuzione di lavori in quota. Essi vengono utilizzati per fornire sostegno a lavoratori e materiali durante la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di edifici. Un ponteggio ben progettato e montato correttamente può ridurre significativamente i rischi di incidenti. La normativa vigente prevede che, per ogni installazione di ponteggi, sia redatto un Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio (PiMUS), un documento obbligatorio che descrive dettagliatamente tutte le fasi operative, tenendo conto delle caratteristiche specifiche del sito di lavoro.

Il PiMUS non è solo un documento tecnico, ma una vera e propria guida che deve essere seguita scrupolosamente in ogni fase del lavoro. La redazione di questo piano è compito del datore di lavoro, che deve garantire che il ponteggio venga montato a regola d’arte, utilizzando materiali sicuri e in buono stato di conservazione. L’utilizzo di disegni esecutivi e schemi operativi è essenziale per consentire alla squadra di montaggio di eseguire il lavoro in sicurezza.

Un altro aspetto critico riguarda la stabilità del ponteggio, che è garantita da una serie di ancoraggi adeguatamente progettati e posizionati. Gli ancoraggi vincolano il ponteggio all’edificio su cui si lavora, prevenendo cedimenti o movimenti indesiderati. È essenziale che il progetto preveda anche soluzioni alternative nel caso in cui non sia possibile l’ancoraggio diretto alla struttura, come nei casi di demolizioni o in presenza di superfici instabili.

L’importanza dei parapetti nei lavori in quota

I parapetti prefabbricati sono dispositivi di protezione collettiva che svolgono un ruolo cruciale nella sicurezza dei lavoratori in quota. Questi elementi proteggono dalle cadute durante il lavoro su superfici esposte, come tetti o piani di lavoro elevati. La norma UNI EN 13374 stabilisce le caratteristiche tecniche dei parapetti prefabbricati, definendo tre classi di protezione, in base all’inclinazione della superficie e all’altezza della caduta potenziale.

Classe A: progettata per superfici con un’inclinazione massima di 10 gradi. Questa classe protegge i lavoratori da cadute accidentali mentre si spostano o si appoggiano alla protezione.

Classe B: adatta a superfici con inclinazioni fino a 30 gradi, in grado di arrestare una persona che scivola.

Classe C: destinata a superfici con inclinazioni molto elevate, fino a 60 gradi, e capace di arrestare cadute da un’altezza massima di 5 metri.

La scelta del tipo di parapetto per i lavori in quota deve essere attentamente valutata in fase di progettazione del cantiere, tenendo conto delle condizioni specifiche del sito e del tipo di lavoro da svolgere. Inoltre, il parapetto deve essere fissato in modo stabile e sicuro alla struttura, e deve essere mantenuto durante tutto il periodo in cui si svolgono i lavori in quota.

Gestione degli ancoraggi sulla muratura

Nel caso dei lavori in quota di muratura, un aspetto particolarmente rilevante riguarda l’uso di ancoraggi. L’ancoraggio dei ponteggi deve essere effettuato sulla base delle caratteristiche della muratura. La scelta dei punti di ancoraggio e il tipo di fissaggio utilizzato devono essere adeguatamente calcolati per garantire che la struttura rimanga stabile.

Se si utilizzano tasselli per il fissaggio, è necessario conoscere la composizione della muratura (ad esempio, calcestruzzo, laterizio o pietrame) e la sua capacità di resistenza. In situazioni in cui la muratura non offre sufficiente supporto, come durante lavori di demolizione, è necessario prevedere un progetto specifico che assicuri la stabilità del ponteggio.

L’importanza di una corretta progettazione si manifesta anche nelle verifiche periodiche e negli aggiustamenti che devono essere effettuati durante i lavori, per garantire che gli ancoraggi mantengano la loro efficacia.

La formazione e gestione delle emergenze

Un altro elemento chiave per la sicurezza nei lavori in quota è la formazione. I lavoratori devono essere adeguatamente formati non solo sull’uso dei dispositivi di sicurezza, come imbracature e linee vita, ma anche sulle procedure da seguire in caso di emergenza. Il datore di lavoro ha l’obbligo di garantire che il personale sia addestrato a riconoscere i rischi specifici delle operazioni in quota e a utilizzare correttamente i dispositivi di protezione individuale (DPI).

Inoltre, in caso di caduta durante i lavori in quota, devono essere predisposti piani di emergenza che prevedano il recupero e il soccorso del lavoratore. Queste procedure sono particolarmente importanti quando si adottano sistemi di arresto caduta, in cui il lavoratore può trovarsi sospeso in attesa di soccorso.

Conclusioni

In definitiva, la sicurezza nei lavori in quota dipende dall’adozione di misure preventive efficaci, dalla corretta installazione di ponteggi e parapetti e dall’uso di adeguati ancoraggi. La pianificazione dettagliata attraverso documenti come il PiMUS e la formazione continua dei lavoratori sono strumenti fondamentali per ridurre i rischi di caduta e garantire un ambiente di lavoro sicuro. Ogni operazione deve essere svolta seguendo le linee guida tecniche e normative, in modo da proteggere sia i lavoratori che le persone che possono trovarsi nelle vicinanze del cantiere.

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