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Reinserire le persone con disabilità da lavoro: parte la nuova campagna Inail

Un nuovo obiettivo è sempre possibile. Anche nel mondo del lavoro. 

Questo lo slogan della nuova campagna Inail. Il focus della comunicazione è sulla misura sperimentale per il reinserimento di persone con disabilità da lavoro anche in caso di nuova assunzione. 

Oggetto dell’iniziativa è l’estensione dei progetti di reinserimento e integrazione, indicati dalla circolare 51/2016, anche e in via sperimentale per nuove assunzioni. Come già indicato nella circolare 30/2017, contratti subordinati e parasubordinati, flessibili o a tempo determinato. Per la conservazione del posto di lavoro invece il finanziamento interessa anche gli autonomi.

Un messaggio dedicato alle persone con disabilità da lavoro tutelate dall’ Inail che cercano una nuova occupazione e ai datori di lavoro, pubblici e privati, destinatari dei finanziamenti. 

Pari a 20 milioni il fondo Inail per sostenere i progetti dei datori di lavoro che riguardino barriere architettoniche, adeguamento postazioni e dispositivi, formazione. La campagna è rivolta a persone con disabilità da lavoro assistite da Inail e ai datori di lavoro. 

Testimonial è l’atleta paralimpico Oney Tapia.

Per maggiori informazioni e approfondimenti clicca qui. 

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Commissione UE, Direttiva Cancerogeni: introduzione di 5 sostanze cancerogene

La Commissione europea torna sulle sostanze pericolose, in particolare quelle cancerogene con una nuova proposta per migliorare la protezione dei lavoratori dalle malattie oncologiche e da altre patologie di origine professionale.

La proposta riguarda la limitazione dell’esposizione dei lavoratori a cinque nuove sostanze e l’introduzione nella direttiva sugli agenti cancerogeni e mutageni, di nuovi valori limite di esposizione per le suddette sostanze.

In aggiunta alle 21 sostanze di cui è già stata decisa o proposta la limitazione dall’inizio del suo mandato, la Commissione europea propone di limitare l’esposizione dei lavoratori ad altre cinque sostanze cancerogene. Secondo stime, la proposta odierna migliorerebbe le condizioni di lavoro di più di 1 milione di lavoratori nell’UE e preverrebbe più di 22 000 casi di malattie professionali.

La Commissione propone di inserire nella direttiva sugli agenti cancerogeni e mutageni nuovi valori limite di esposizione per cinque sostanze chimiche. Detti valori limite fissano la concentrazione massima nell’aria di una sostanza chimica cancerogena sul luogo di lavoro. Sono state selezionate le seguenti cinque sostanze cancerogene di grande rilevanza per la protezione dei lavoratori:

il cadmio e i suoi composti inorganici;

il berillio e i suoi composti inorganici;

l’acido arsenico e i suoi sali come pure i composti inorganici di arsenico;

la formaldeide;

il 4,4′-metilene-bis(2-cloroanilina) (MOCA).

I dati della Commissione Europea indicano che il cancro costituisce la maggiore causa di mortalità professionale: ogni anno il 52% delle morti legate a un’attività professionale è provocato dal cancro, rispetto al 24% dovuto a malattie del sistema circolatorio e al 2% dovuto a lesioni. L’esposizione a determinati agenti chimici sul luogo di lavoro può causare il cancro. Per quanto i tumori costituiscano una categoria complessa e alcuni fattori eziologici siano difficili da individuare, è evidente che le patologie oncologiche causate dall’esposizione a sostanze chimiche sul luogo di lavoro possono essere prevenute riducendo o eliminando l’esposizione.

Nell’intento di proteggere i lavoratori da tali rischi l’UE ha adottato nel 2004 la direttiva 2004/37/CE sugli agenti cancerogeni e mutageni, che stabilisce le misure da mettere in atto per eliminare o ridurre l’esposizione a tali agenti e dunque per contribuire a prevenire i casi di tumore professionale e le malattie correlate.

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Lo stato ambientale in Italia: presentato l’Annuario dei dati ambientali ISPRA

Presentato presso la Camera dei Deputati l'”Annuario dei dati ambientali” Ispra, giunto alla XV edizione, e il primo “Rapporto Ambiente” del Sistema nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA), ad un anno dalla costituzione con L. n.132/2016.

È una Italia “degli estremi” quella raccontata dai dati: diminuiscono le emissioni ma il diesel resta in testa per emissioni di particolato e ossidi di azoto. Sul clima il 2017 in Italia vede il persistere di condizioni siccitose e precipitazioni di forte intensità.

In crescita la produzione dei rifiuti urbani (+2%), in linea con l’andamento degli indicatori socio-economici. Per le acque, il 43% dei fiumi e il 20% dei laghi raggiungono l’obiettivo di qualità per stato ecologico; il 75% dei fiumi e il 48% dei laghi, invece, raggiungono l’obiettivo di qualità per lo stato chimico.

Tra i temi affrontati nei report ci sono agricoltura, pesca, energia, trasporti, turismo, industria, biodiversità, clima, inquinamento atmosferico, indice pollinico allergenico, qualità delle acque interne, mare e ambiente costiero, consumo di suolo, rifiuti, agenti fisici, pericolosità geologiche, agenti chimici, valutazioni, autorizzazioni, controlli e certificazioni ambientali, conoscenza ambientale. 

Per scaricare i report e visionare i dati aggiornati clicca qui.

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Qual è la prima malattia professionale in Italia?

“Sono circa 60.000 le malattie denunciate in Italia, e 37.000 sono a carico del sistema osteo-articolare.”

La malattia professionale INAIL o causa di servizio è quella malattia contratta dal lavoratore nell’esercizio e a causa della mansione svolta durante l’attività lavorativa.

Cos’è la causa di servizio?

Lo Stato riconosce la causa di servizio quando sussistono queste condizioni:

  • la malattia si contrae per esposizione a determinati rischi correlati al tipo di lavoro svolto, come il contatto a polveri e sostanze chimiche nocive, rumore, vibrazioni, radiazioni, misure organizzative che agiscono negativamente sulla salute, ecc…
  • il rischio agisce in modo prolungato nel tempo: causa lenta.
I lavoratori tutelati dall’ INAIL per l’insorgere di una malattia professionale, sono tutti i lavoratori dipendenti pubblici e privati, parasubordinati, ed alcune tipologie  di lavoratori autonomi, come ad esempio gli artigiani e coltivatori diretti.

Esiste un elenco di malattie riconosciute per le quali l’Istituto riconosce la causa di servizio. A seguito dell’introduzione del sistema misto sancito con le sentenze n. 179 e 2016 della Corte Costituzionale del 1988 e dell’articolo 10 del D.lgs 38 del 2000, la malattia professionale è riconosciuta se rientra in specifiche Tabelle di riferimento che elencano le malattie professionali alle quali l’INAIL concede la tutela assicurativa e l’indennità del lavoratore.

Obblighi del lavoratore e del datore di lavoro

Il lavoratore che sviluppa una determinata malattia professionale è obbligato a consegnare al datore di lavoro entro 15 giorni dalla manifestazione della malattia, altrimenti decade il diritto all’indennizzo relativo al periodo antecedente alla denuncia, il certificato medico entro 15 giorni dalla manifestazione della malattia.

Il Datore di Lavoro ha l’obbligo di trasmettere la denuncia di malattia professionale all’INAIL, con allegato il certificato medico entro 5 giorni successivi a quello della consegna della segnalazione della malattia professionale da parte del lavoratore.


Per consultare la tabella con l’elenco delle malattie professionali visita il sito Inail.

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Il ministro Poletti convoca Inail, Insp e Inl

È stato convocato dal Ministero del Lavoro un incontro con Ispettorato nazionale del lavoro, Inail e Inps per approfondire l’attuale situazione in merito alla salute e sicurezza negli ambienti di lavoro.

Si terrà martedì 10 aprile.

La riunione è stata fissata a seguito dell’incidente sul lavoro di giovedì 5 aprile a Crotone che è costato la vita a due operai, ultimo in ordine cronologico .

A parte i singoli casi che accadono praticamente ogni giorno, il riflettore sul tema è tornato ad accendersi dopo gli innumerevoli incidenti multipli registrati nelle ultime settimane: il 20 marzo due vigili del fuoco perdono la vita a causa di un’esplosione in una palazzina a Catania; il 28 marzo due operai delle bonifiche uccisi dalla deflagrazione di un silo contenente acetato di etile al porto di Livorno; il giorno di Pasqua l’incidente che ha coinvolto due dipendenti della Ecb di Treviglio, produttrice di pet food, anche in questo caso travolti da una esplosione.

Il Ministro del Lavoro Poletti ha richiesto all’ Ispettorato e all’ Inail di “predisporre, riguardo agli aspetti di loro competenza, un’informativa puntuale sui tragici episodi di incidenti mortali sul lavoro verificatisi in queste ultime settimane”.

L’obiettivo è quello di contenere, attraverso l’aumento di servizi preventivi e ispettivi, l’avvenimento di altre drammatiche tragedie. 

La solidarietà non è sufficiente, è necessario che il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro diventi la priorità.



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