ambiente lavoro

UNASF ad Ambiente Lavoro 2022, ottieni l’ingresso omaggio

UNASF Conflavoro PMI sarà tra i protagonisti di Ambiente Lavoro 2022, il più importante Salone italiano dedicato alla Salute e Sicurezza nei luoghi di Lavoro, giunto alla 22esima edizione. L’evento si svolgerà dal 22 al 24 novembre prossimi presso BolognaFiere in piazza della Costituzione, 5 – 40128 Bologna.

Unasf sarà presente tutti i giorni al Padiglione 21, Stand B33 per presentare al pubblico i propri impegni a favore della prevenzione in azienda, della formazione e di tutti gli attori che operano nel vasto mondo dell’HSE. Ti aspettano anche tantissimi gadget!

Per partecipare ad Ambiente Lavoro 2022 è necessario acquistare un ticket, ma UNASF mette a disposizione 300 ingressi in omaggio!

Per richiedere il tuo ingresso omaggio, clicca qui

L’Italian Summit HSE ad Ambiente Lavoro 2022

Salute e sicurezza sul lavoro, sostenibilità a 360 gradi, benessere sul posto di lavoro: sono solo alcuni dei temi, storici e nuovi, che affronteremo durante la 22esima edizione di Ambiente Lavoro. Il giorno di chiusura del Salone, il 24 novembre, dalle ore 14 alle 16, si svolgerà l’evento clou di Ambiente Lavoro 2022 con il vertice dell’Italian Summit HSE, organizzato e promosso da Conflavoro PMI con il patrocinio della stessa Conflavoro PMI, dell’ente bilaterale Ebiasp e di Opnasp.

Modererà l’evento l’avv. Lorenzo Fantini, esperto consulente in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro. Saranno presenti Aifos, UNASF Conflavoro PMI, Fondazione LHS, Anmil, Ambiente e Lavoro, Aifes, Sistema HSE e Unpisi. Appuntamento nella Sala Concerto – Blocco D (1° piano) – Centro Servizi.

L’ingresso all’evento del 24 novembre è gratuito, previa registrazione. Per gli RSPP, ASPP e i Formatori partecipanti, 2 crediti formativi.

summit hse verticale

Giovedì, 24 novembre | ore 14.00

Sala Concerto – Blocco D (1° piano)

Gli impegni dell’Italian Summit HSE

Il 7 aprile 2022, in piazza Colonna a Roma, l’Italian Summit HSE ha presentato al Governo, al presidente dell’Inail e alle altre autorità di settore il nostro Manifesto per la Salute, Sicurezza e Ambiente nei luoghi di Lavoro, sottoscrivendo alcuni impegni nei confronti delle istituzioni e chiedendo alla politica uno sforzo per incentivare la sicurezza in azienda.

Semplificazione, formazione e la proposta sul credito d’imposta

L’Italian Summit HSE ha mantenuto le promesse, creando un Tavolo tecnico per la semplificazione normativa e un Gruppo di lavoro paritetico per nuove proposte formative che ormai da mesi si sta regolarmente riunendo per raggiungere gli obiettivi prefissati. Durante l’evento del 24 novembre verranno presentati al pubblico le prime proposte elaborate dagli esperti dei due organismi.

Non solo: il Centro Studi di Conflavoro PMI, su disposizione dell’Italian Summit HSE, ha elaborato una proposta emendativa sulla normativa riguardante i crediti d’imposta, al fine di individuare e finanziare strumenti di tipo premiale per le imprese, che incentivino la promozione e la corretta attuazione degli obblighi previsti dal Dlgs 81/08.

L’obiettivo è ridurre l’indice infortunistico sostenendo le imprese nelle spese per i continui adempimenti obbligatori. La proposta emendativa sarà presentata e affidata il 24 novembre a una nota figura politica e istituzionale, con l’obiettivo di avviare gli iter necessari alle modifiche normative.

pesca

Infortuni nel settore pesca e navigazione in aumento, i dati Inail

Gli infortuni sul lavoro nel settore della navigazione e della pesca marittima denunciati all’Inail dal 2017 al 2021 sono passati da 911 a 1479, con un aumento registrato soprattutto negli anni dell’emergenza pandemica. Tra il 2019 e il 2020, infatti, l’incremento delle denunce è stato di 136 casi, e di 421 tra il 2020 e il 2021.

Prevalenza delle denunce di infortunio nel trasporto passeggeri e in quello merci, e nella pesca

Gli infortuni mortali accertati positivamente accaduti nel quinquennio 2017-2021 sono 32 e per oltre l’84% dei casi sono avvenuti in occasione di lavoro. I lavoratori vittime di infortunio mortale, sia in itinere che in occasione di lavoro, sono tutti di sesso maschile, ed è il settore della pesca, con il 66,7%, quello che ha registrato il maggior numero di eventi mortali in occasione di lavoro.

Riguardo specificamente al biennio 2020-2021, i dati Inail riportati segnalano altre informazioni di interesse, come ad esempio le denunce di infortunio per sesso degli infortunati, anche qui prevalentemente maschi.

La classe di età con la maggior frequenza di infortuni si registra fra i 50 e i 59 anni e i Paesi di provenienza degli infortunati nati all’estero risultano essere principalmente Romania, Germania e Tunisia.

Da segnalare anche la sede delle lesioni riportate, con la prevalenza degli arti inferiori (coscia, ginocchio, gamba, caviglia) e, a seguire, mani e dita, e la loro natura, che vede le contusioni al primo posto.

Malattie professionali, predominanti quelle del sistema osteomuscolare e connettivo

Dal 2017 al 2022, le tecnopatie denunciate variano dal minimo di 531 del 2020 al massimo di 891 del 2018.

Anche qui vengono forniti approfondimenti relativi al biennio 2020-2021, in cui le malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo risultano predominanti. A seguire, con percentuali molto inferiori, le malattie dell’orecchio e dell’apofisi mastoide, principalmente per casi di ipoacusia, e quelle del sistema nervoso. Da ultimo, tumori e malattie del sistema respiratorio.

covid-19

I rischi per chi lavora al freddo, come prevenirli?

Non esistono parametri per definire il freddo. In linea generale, si può definire lavoro al freddo quello svolto a temperature inferiori a 15° se riguarda lavori sedentari e che implicano minimi movimenti.

Il rischio puù alto è per i lavori che si svolgono a temperature inferiori ai 5°, e in particolare per tutte operazioni svolte a temperature sotto lo zero, il rischio che il lavoratore corre è immediatograve e da valutare con la massima attenzione.

I disturbi provocati dal freddo

Il lavoro al freddo può provocare vari disturbi agli arti che vanno dalla semplice perdita di sensibilità a geloni. Nei casi più gravi invece, chi lavora al freddo è esposto a rischio ipotermia, un disturbo per cui l’individuo non è più in grado di regolare la sua temperatura interna e che può aver conseguenze drammatiche quali alterazioni dello stato di coscienzacoma e anche decesso.

Molto diffusi anche tra i lavoratori che lavorano a basse temperature i disturbi all’apparato muscoloscheletrico.

Alcuni consigli per la gestione del rischio nel DLgs 81/08

Prevedere un riscaldamento locale (raggi infrarossi) e evitare che si formino correnti d’aria. Prevedere tappetini termicamente isolanti. Evitare di creare escursione termica. Trascorrere i tempi di pausa in ambienti riscaldati. Utilizzare biancheria termica.

Per i lavoratori all’aperto, se le temperature fossero estremamente basse, è necessaro mettere in atto ulteriori misure: capanni, tettoie, indumenti più pesanti.

trattori

Trattori, rischio ribaltamento. Le normative e i sistemi di sicurezza

Anche chi lavora in campo agricolo deve essere messo in condizione di poter lavorare in Sicurezza per tutelare la propria salute. Fra i maggiori rischi per i lavoratori agricoli si ssegnalano gli infortuni legati al ribaltamento dei trattori.

Cosa prevedono le normative europee e nazionali? La direttiva europea 42/CE del 2006, conosciuta anche come Direttiva Macchine fa esplicitamente riferimento a strutture per tutelare gli operatori in caso di ribaltamento e caduta oggetti, oltre a sistemi di ritenzione per mantenere le persone sul sedile.

Per quanto riguarda le normative italiane, un punto di svolta è segnato dall’allegato V del decreto legislativo 81 del 2008. Ulteriori precisazioni, soprattutto in termini di specificazioni tecniche, si trovano nelle linee guida predisposte dall’Inail.

Ribaltamento trattori, i sistemi di sicurezza

Tra i dispositivi di protezione c’è il telaio di protezione. Gli allegati delle linee guida dell’Inail riportano le schede tecniche per la realizzazione dei telai partendo dai dati di omologazione messi a disposizione dai principali costruttori di trattori italiani. In particolare vengono indicati materiali da utilizzare, numero, dimensioni e spessori di tubolari, piastre, viti e bulloni.

Altro dispositivo di sicurezza sono le cinture di surezza. La cintura serve per evitare che durante il rovesciamento il guidatore venga sbalzato.

È poi necessario che il costruttore rilasci un certificato di conformità per attestare la Sicurezza del trattore.

La visibilità

Per il conducente è inoltre fondamentale avere la massima visibilità. Questa la si ottiene grazie all’introduzione di vetri più grandi e alla riduzione delle zone d’ombra.

Le gabine inoltre proteggono anche il conducente non solo dagli infortuni, ma anche da vibrazioni, rumore, sole e temperature esterne, polveri e fitofarmaci irrorati.


La tua sicurezza passa dalla formazione! Scopri di più

infortuni

Crescono gli infortuni sul lavoro nei primi 9 mesi del 2022 (+35,2%)

In aumento gli infortuni sul lavoro e le patologie di orgine professionale denunciate. Nei primi nove mesi del 2022 (gennaio-settembre) l’Inail ha registrato 536.002 denunce, ossia il +35,2% dello stesso periodo del 2021. Di queste 790 hanno avuto esito mortale. Risultano invece in aumento anche le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 43mila 933, in crescita dell’8,6%.

Il fattore pandemia continua ad avere un impatto sui dati. a crescita degli infortuni si deve infatti in parte all’aumento delle denunce di infortunio da Covid-19 e in parte alla crescita degli infortuni “tradizionali”, sia in occasione di lavoro che in itinere. 

I dati sugli infortuni

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di settembre sono state 536.002, in aumento del 35,2% rispetto alle 396.372 dei primi nove mesi del 2021 (+46,2% rispetto alle 366.598 del periodo gennaio-settembre 2020 e +14,4% rispetto alle 468.698 del periodo gennaio-settembre 2019).

I dati rilevati al 30 settembre di ciascun anno evidenziano a livello nazionale per i primi nove mesi del 2022 un incremento rispetto al pari periodo del 2021 sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 342.863 del 2021 ai 471.543 del 2022 (+37,5%), sia di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un aumento del 20,5%, da 53.509 a 64.459.

Nello scorso mese di settembre il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un +33,3% nella gestione Industria e servizi (dai 339.466 casi del 2021 ai 452.566 del 2022), un -3,2% in Agricoltura (da 20.297 a 19.651) e un +74,2% nel Conto Stato (da 36.609 a 63.785).

Si osservano incrementi generalizzati degli infortuni in occasione di lavoro in quasi tutti i settori, in particolare nella Sanità e assistenza sociale (+132,3%), nel Trasporto e magazzinaggio (+112,8%), nell’Amministrazione pubblica, che comprende le attività degli organismi preposti alla sanità – Asl – e gli amministratori regionali, provinciali e comunali (+67,6%), e nelle Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+65,4%).

L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente nel sud (+48,9%), seguito da Isole (+45,2%), nord-ovest (+42,2%), centro (+38,2%) e nord-est (+20,1%).

Tra le regioni con i maggiori aumenti percentuali si segnalano principalmente la Campania (+89,7%), la Liguria (+61,2%) e il Lazio (+58,2%).

L’aumento che emerge dal confronto di periodo tra il 2021 e il 2022 è legato sia alla componente femminile, che registra un +57,9% (da 140.999 a 222.638 denunce), sia a quella maschile, che presenta un +22,7% (da 255.373 a 313.364). L’incremento ha interessato sia i lavoratori italiani (+37,5%), sia quelli extracomunitari (+26,3%) e comunitari (+21,8%).

Dall’analisi per classi di età emergono incrementi generalizzati in tutte le fasce. Quasi la metà dei casi confluisce nella classe 40-59 anni.

Le malattie professionali

Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi nove mesi del 2022 sono state 43.933, in aumento di 3.463 casi (+8,6%) rispetto allo stesso periodo del 2021 (12.232 casi in più, per un incremento percentuale del 38,6%, rispetto al pari periodo del 2020, e 1.225 casi in meno, con una riduzione del 2,7%, rispetto al periodo gennaio-settembre 2019).

I dati rilevati al 30 settembre di ciascun anno mostrano un aumento per i primi nove mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2021 nelle gestioni Industria e servizi (+8,6%, da 33.336 a 36.191 casi) e Agricoltura (+9,0%, da 6.748 a 7.358) e una diminuzione nel Conto Stato (-0,5%, da 386 a 384). L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce nel nord-ovest (+12,7%), nel sud e nelle Isole (+10,9% ciascuna), nel centro (+8,7%) e nel nord-est (+2,8%).

In ottica di genere si rilevano 2.930 denunce di malattia professionale in più per i lavoratori, da 29.477 a 32.407 (+9,9%), e 533 in più per le lavoratrici, da 10.993 a 11.526 (+4,8%). Nel complesso, l’aumento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani, passate da 37.451 a 40.602 (+8,4%), sia quelle degli extracomunitari, da 2.086 a 2.236 (+7,2%), e dei comunitari, da 933 a 1.095 (+17,4%).

Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nei primi nove mesi del 2022, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle malattie del sistema respiratorio.

Come possiamo aiutarti?