infortuni

Crescono gli infortuni sul lavoro nei primi 9 mesi del 2022 (+35,2%)

In aumento gli infortuni sul lavoro e le patologie di orgine professionale denunciate. Nei primi nove mesi del 2022 (gennaio-settembre) l’Inail ha registrato 536.002 denunce, ossia il +35,2% dello stesso periodo del 2021. Di queste 790 hanno avuto esito mortale. Risultano invece in aumento anche le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 43mila 933, in crescita dell’8,6%.

Il fattore pandemia continua ad avere un impatto sui dati. a crescita degli infortuni si deve infatti in parte all’aumento delle denunce di infortunio da Covid-19 e in parte alla crescita degli infortuni “tradizionali”, sia in occasione di lavoro che in itinere. 

I dati sugli infortuni

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di settembre sono state 536.002, in aumento del 35,2% rispetto alle 396.372 dei primi nove mesi del 2021 (+46,2% rispetto alle 366.598 del periodo gennaio-settembre 2020 e +14,4% rispetto alle 468.698 del periodo gennaio-settembre 2019).

I dati rilevati al 30 settembre di ciascun anno evidenziano a livello nazionale per i primi nove mesi del 2022 un incremento rispetto al pari periodo del 2021 sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 342.863 del 2021 ai 471.543 del 2022 (+37,5%), sia di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un aumento del 20,5%, da 53.509 a 64.459.

Nello scorso mese di settembre il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un +33,3% nella gestione Industria e servizi (dai 339.466 casi del 2021 ai 452.566 del 2022), un -3,2% in Agricoltura (da 20.297 a 19.651) e un +74,2% nel Conto Stato (da 36.609 a 63.785).

Si osservano incrementi generalizzati degli infortuni in occasione di lavoro in quasi tutti i settori, in particolare nella Sanità e assistenza sociale (+132,3%), nel Trasporto e magazzinaggio (+112,8%), nell’Amministrazione pubblica, che comprende le attività degli organismi preposti alla sanità – Asl – e gli amministratori regionali, provinciali e comunali (+67,6%), e nelle Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+65,4%).

L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente nel sud (+48,9%), seguito da Isole (+45,2%), nord-ovest (+42,2%), centro (+38,2%) e nord-est (+20,1%).

Tra le regioni con i maggiori aumenti percentuali si segnalano principalmente la Campania (+89,7%), la Liguria (+61,2%) e il Lazio (+58,2%).

L’aumento che emerge dal confronto di periodo tra il 2021 e il 2022 è legato sia alla componente femminile, che registra un +57,9% (da 140.999 a 222.638 denunce), sia a quella maschile, che presenta un +22,7% (da 255.373 a 313.364). L’incremento ha interessato sia i lavoratori italiani (+37,5%), sia quelli extracomunitari (+26,3%) e comunitari (+21,8%).

Dall’analisi per classi di età emergono incrementi generalizzati in tutte le fasce. Quasi la metà dei casi confluisce nella classe 40-59 anni.

Le malattie professionali

Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi nove mesi del 2022 sono state 43.933, in aumento di 3.463 casi (+8,6%) rispetto allo stesso periodo del 2021 (12.232 casi in più, per un incremento percentuale del 38,6%, rispetto al pari periodo del 2020, e 1.225 casi in meno, con una riduzione del 2,7%, rispetto al periodo gennaio-settembre 2019).

I dati rilevati al 30 settembre di ciascun anno mostrano un aumento per i primi nove mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2021 nelle gestioni Industria e servizi (+8,6%, da 33.336 a 36.191 casi) e Agricoltura (+9,0%, da 6.748 a 7.358) e una diminuzione nel Conto Stato (-0,5%, da 386 a 384). L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce nel nord-ovest (+12,7%), nel sud e nelle Isole (+10,9% ciascuna), nel centro (+8,7%) e nel nord-est (+2,8%).

In ottica di genere si rilevano 2.930 denunce di malattia professionale in più per i lavoratori, da 29.477 a 32.407 (+9,9%), e 533 in più per le lavoratrici, da 10.993 a 11.526 (+4,8%). Nel complesso, l’aumento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani, passate da 37.451 a 40.602 (+8,4%), sia quelle degli extracomunitari, da 2.086 a 2.236 (+7,2%), e dei comunitari, da 933 a 1.095 (+17,4%).

Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nei primi nove mesi del 2022, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle malattie del sistema respiratorio.

Come possiamo aiutarti?