infortunio

Infortunio sul lavoro, +41% nei 7 mesi del 2022 (+41,1%) e 3 morti al giorno

In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 36mila 163 (+6,8%)

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail tra gennaio e luglio sono state 441mila 451 (+41,1% rispetto allo stesso periodo del 2021), 569 delle quali con esito mortale.

Lo comunica l’Inail, spiegando che nei sette mesi si registra, rispetto allo stesso periodo 2021, un deciso aumento delle denunce di infortunio e un n calo di quelle mortali ma per il notevole minor peso delle morti da contagio.

Di seguito tutti i dati.

A luglio denunce di infortunio in aumento del 41,1% rispetto ai primi sette mesi 2021

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di luglio sono state 441mila 451, in aumento del 41,1% rispetto alle 312mila 762 dei primi sette mesi del 2021.

I dati evidenziano un incremento sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro (+43,6%), sia di quelli in itinere, avvenuti cioè nel tragitto tra l’abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un aumento del 23,9%, da 39mila 480 a 48mila 935.

Crescono e denunce di infortunio nell’industria e servizi, calano in agricoltura

Nello scorso mese di luglio il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un +38,8% nella gestione Industria e servizi (dai 265mila 499 casi del 2021 ai 368mila 545 del 2022); un -4,2% in Agricoltura (da 15mila 450 a 14mila 798); un +82,7% nel Conto Stato (da 31mila 813 a 58mila 108).

Si osservano incrementi generalizzati di infortunio in occasione di lavoro in quasi tutti i settori produttivi. In particolare nella Sanità e Assistenza sociale (+143,4%), nel Trasporto e Magazzinaggio (+137,1%) e nelle Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+85,2%).

I casi mortali

Per quanto riguarda i casi mortali, le denunce presentate entro il mese di luglio sono state 569, 108 in meno rispetto alle 677 registrate nei primi sette mesi del 2021 (-16,0%).

Questi dati sono la sintesi di un decremento, rispetto al 2021, delle denunce nel quadrimestre gennaio-aprile (-28,7%) e di un incremento nel trimestre maggio-luglio (+9,8%).

A livello nazionale i dati evidenziano un incremento per i primi sette mesi del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, solo dei casi in itinere, passati da 134 a 157.

Mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono scesi da 543 a 412. Il calo ha riguardato l’Industria e servizi (da 565 a 480 denunce), l’Agricoltura (da 76 a 68) e il Conto Stato (da 36 a 21).

Dall’analisi per classi di età, da segnalare gli aumenti dei casi mortali nella fascia 30-44 anni (da 106 a 140 casi) e i decrementi tra gli over 44 anni (da 515 a 372).

Le denunce di malattia professionale

Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi sette mesi del 2022 sono state 36mila 163, in aumento di 2mila 298 casi (+6,8%) rispetto allo stesso periodo del 2021.

Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle malattie del sistema respiratorio.


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safety

Sicurezza lavoro, Conflavoro PMI partner di Safety Expo: convegno giovedì 22 settembre a Bergamo

Alla due giorni della Safety Expo anche Conflavoro PMI per i confronti sulla sicurezza nel lavoro 

Conflavoro PMI sarà tra i partner di EPC Periodici nella due giorni del Safety Expo 2022, a Bergamo Fiera il 21 e 22 settembre (scopri come arrivare). L’associazione sarà inoltre protagonista dell’evento formativo intitolato ‘Tutela della Salute e della Sicurezza nel lavoro agile’, con il confronto tra il presidente nazionale Roberto Capobianco e l’avvocato Massimiliano Oggiano, penalista ed esperto di Sicurezza sul lavoro. L’appuntamento è per giovedì 22 settembre dalle 10.30 alle 12.30 nella Sala Convegni B. È valido come Aggiornamento per RSPP, ASPP, Datori di Lavoro, Dirigenti, Preposti, Formatori e Coordinatori per la progettazione e l’esecuzione dei lavori (DLgs 81/08 e smi).

Ingresso gratuito e senza prenotazione fino a esaurimento posti (info qui).

Perché partecipare all’evento di Conflavoro PMI 

Il convegno di giovedì 22 settembre a cura di Istituto INFORMA in collaborazione con Conflavoro PMI mira a fornire all’uditorio un chiaro quadro dei criteri di applicazione, nell’ambito del lavoro agile (smart working), delle norme cautelari dettate dal DLgs 81/08.

Dopo una breve introduzione dedicata all’analisi dei caratteri essenziali della particolare tipologia di erogazione della prestazione lavorativa, seguirà un puntuale esame delle disposizioni normative (di carattere generico e di carattere più specifico) dettate dal Testo Unico in tema di salute e sicurezza sul lavoro. Le quali, seppur non specificamente riferibili alla modalità flessibile di svolgimento dello smart working, sono da ritenersi ad essa applicabili.

Saranno contestualmente messe in luce le criticità interpretative che, in ragione delle peculiarità del lavoro agile, si devono tenere in attenta considerazione e le modalità di superamento delle stesse offerte dalla più recente giurisprudenza.

L’evento è co-organizzato da: Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Bergamo, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bergamo, Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bergamo, Collegio dei Geometri e Geometri Laureati – Bergamo.

Obiettivi e protagonisti di Safety Expo 2022

Safety Expo 2022 è l’evento di riferimento in Italia per la Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro e la prevenzione incendi. Nasce dalla sinergia del Forum di Sicurezza sul Lavoro e del Forum di Prevenzione Incendi dal 2016 uniti in un unico appuntamento. Difatti il Safety Expo si rivolge principalmente agli addetti ai lavori a 360 gradi: ASPP, RSPP, RLS, responsabili formazione, tecnici della prevenzione, vigili del fuoco, commerciali dei prodotti di sicurezza, ingegneri, HSE manager, geometri, preposti, periti industriali solo per fare qualche esempio.

Gli obiettivi della due giorni formativa spaziano dalla diffusione di prospettive e contenuti inediti fino allo scambio di idee e riflessioni utili al delicato ambito, sempre nell’ottica di promuovere e diffondere al meglio la cultura della sicurezza. Un impegno, questo, primario da sempre per Conflavoro PMI, tanto da essere sfociato nell’organizzazione dell’Italian Summit HSE, primo vertice nazionale delle principali associazioni e fondazioni HSE italiane (leggi qui). 


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incendi

Incendi, stabilimenti industriali a rischio. Rischi e prevenzione

Il caldo eccessivo e la siccità, sempre più frequenti utimamente, possono contribuire ad aumentare il rischio di incendi della vegetazione. Incendi che non di rado coinvolgono anche insediamenti industriali con pericolo di incidente rilevante (Pir).

Fra questi, le industrie chimiche o petrolifere, i depositi di fitofarmaci, le distillerie e, in generale, le fabbriche che utilizzano o detengono specifiche sostanze pericolose.

A descrivere questa problematica è un fact sheet curato dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit) dell’Inail.


Gli incendi di vegetazione all’esterno, l’analisi Inail

Partendo dall’analisi di incendi di vegetazione avvenuti all’esterno degli stabilimenti Pir, che hanno provocato principi di incendio in prossimità della recinzione oppure direttamente all’interno del sito produttivo, la scheda evidenzia le due classificazioni:

  • analizza gli elementi di pericolo e illustra le modalità di spegnimento effettuate con l’intervento della squadra di emergenza interna e con i Vigili del Fuoco;
  • indica le modalità di prevenzione da osservare, come attività di presidio e di diserbo delle aree verdi.

Discorso analogo nel caso di innesco da oggetti incandescenti, come tizzoni o pezzi di metallo provenienti da trattori o macchine agricole.

Gli incendi di vegetazione all’interno

Considerando quelli innescati all’interno dello stabilimento, tra le cause vi sono:

  • i lavori a caldo di saldatura con proiezione di scintille o di taglio di erba o altri materiali con combustione di sterpaglie presenti nell’area di lavoro;
  • il mancato controllo a fine lavoro, che non permette di rilevare la eventuale presenza di braci potenzialmente pericolose.

Cosa fare per prevenire eventuali incendi?

  • Mantenere le aree esterne agli stabilimenti Pir in condizioni ottimali di pulizia e di aratura periodica;
  • monitorare e controllare gli ambienti circostanti l’impianto in stagioni aride e in presenza di venti forti;
  • evitare di svolgere lavori a caldo vicino a terrapieni, aiuole e zone verdi.

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sindrome

Sindrome da visione al computer, alcuni rimedi

L’eccessiva esposizione alla luce blu del computer può comportare rischi per la vista. Tra questi la Sindrome da visione al computer

Per molte persone l’utilizzo del computer è indispensabile per ragioni di lavoro o di studio. Un’esposizione eccessiva alla luce blu però comporta dei rischi per la vista. Si parla in particolare di Sindrome da visione al computer. Tale sindrome è molto diffusa fra i professionisti che passano più di sei ore al computer.

I computer emettono la luce blu. La luce blu è composta da raggi luminosi più ricchi di radiazioni e quindi potenzialmente più dannosi per la retina. Inoltre, l’esposizione alla luce blu riduce anche la secrezione della melatonina, l’ormone che favorisce il sonno.

Quali sono i sintomi della Sindrome da visione al computer?

I sintomi più ricorrenti della Sindrome della visione da computer sono:

  • affaticamento degli occhi;
  • occhi rossi, secchi, arrossati;
  • mal di testa;
  • difficoltà nella messa a fuoco delle imagini;
  • dolori al collo, alle spalle, alla schiena.

Il sintomo più frequente è la secchezza oculare, soprattutto per chi porta le lenti a contatto.

Alcuni rimedi per la Sindrome da visione da computer

Alcune “regole” da mettere in atto per proteggere gli occhi:

  • Mantenere lo schermo del dispositivo ad una distanza di almeno 70-80 cm
  • Evitare riflessi provocati da fonti luminose esterne;
  • Regolare luminosità e contrasto dello schermo;
  • Fare regolarmente delle pause per riposare gli occhi;
  • Utilizzare lacrime artificiali;
  • Lo schermo deve essere inclinabile e facilmente orientabile;

È inoltre importante sottoporsi regolarmente a visite oculistiche per scongiurare patologie più gravi.


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Infortuni lavoro sito 1

Malattie professionali e infortuni, siglata convenzione Inail-Inl

Nell’ambito della Sicurezza sul lavoro, l’iniziativa vuole rendere più attiva la vigilanza nell’azione di contrasto agli infortuni e alle malattie professionali

Sottoscritta la convenzione di durata quinquennale che punta a rendere più efficace, attraverso l’utilizzo di alcune banche dati Inail, l’attività di vigilanza nell’azione di contrasto agli infortuni e alle malattie professionali.

L’accordo tra Inail e Inl consentirà infatti un utilizzo più proficuo delle informazioni sull’andamento infortunistico.

Malattie professionali e infortuni, la convenzione

L’accordo rientra tra le attività di rafforzamento del Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (Sinp), istituito dall’articolo 8 del decreto legislativo 81/2008.

Secondo l’accordo, il Sinp deve fornire dati utili per la pianificazione e valutazione dell’efficacia delle attività di prevenzione di infortuni e malattie professionali relativamente ai lavoratori, iscritti e non iscritti agli enti assicurativi pubblici.

L’accordo con l’Inl disciplina le modalità di accesso alle informazioni contenute negli archivi e nelle banche dati dell’Inail relative alle imprese assicurate e alle denunce di infortunio e malattia professionale.

Il servizio Flussi informativi, in particolare, permette la consultazione delle informazioni relative alle aziende assicurate con l’Inail e agli infortuni e alle malattie di origine professionale.

Il servizio Cruscotto infortuni invece raccoglie i dati che riguardano le denunce di infortunio pervenute telematicamente all’Istituto a partire dal 23 dicembre 2015 e quelli relativi alle comunicazioni di infortunio effettuate dal 12 ottobre 2017, ai soli fini statistici e informativi.

Attraverso il Registro delle esposizioni l’Inl potrà poi accedere ai dati dei Registri di esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni e ad agenti biologici, che riguardano gli agenti utilizzati, i lavoratori esposti, l’attività svolta dal dipendente e il valore dell’esposizione in termini di intensità, frequenza e durata.

L’obiettivo è di pianificare l’attività di vigilanza e le politiche di prevenzione a livello epidemiologico, anche nell’ottica di un completo programma di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali nei luoghi di lavoro.


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