Nell’ambito della Sicurezza sul lavoro, l’iniziativa vuole rendere più attiva la vigilanza nell’azione di contrasto agli infortuni e alle malattie professionali
Sottoscritta la convenzione di durata quinquennale che punta a rendere più efficace, attraverso l’utilizzo di alcune banche dati Inail, l’attività di vigilanza nell’azione di contrasto agli infortuni e alle malattie professionali.
L’accordo tra Inail e Inl consentirà infatti un utilizzo più proficuo delle informazioni sull’andamento infortunistico.
Malattie professionali e infortuni, la convenzione
L’accordo rientra tra le attività di rafforzamento del Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (Sinp), istituito dall’articolo 8 del decreto legislativo 81/2008.
Secondo l’accordo, il Sinp deve fornire dati utili per la pianificazione e valutazione dell’efficacia delle attività di prevenzione di infortuni e malattie professionali relativamente ai lavoratori, iscritti e non iscritti agli enti assicurativi pubblici.
L’accordo con l’Inl disciplina le modalità di accesso alle informazioni contenute negli archivi e nelle banche dati dell’Inail relative alle imprese assicurate e alle denunce di infortunio e malattia professionale.
Il servizio Flussi informativi, in particolare, permette la consultazione delle informazioni relative alle aziende assicurate con l’Inail e agli infortuni e alle malattie di origine professionale.
Il servizio Cruscotto infortuni invece raccoglie i dati che riguardano le denunce di infortunio pervenute telematicamente all’Istituto a partire dal 23 dicembre 2015 e quelli relativi alle comunicazioni di infortunio effettuate dal 12 ottobre 2017, ai soli fini statistici e informativi.
Attraverso il Registro delle esposizioni l’Inl potrà poi accedere ai dati dei Registri di esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni e ad agenti biologici, che riguardano gli agenti utilizzati, i lavoratori esposti, l’attività svolta dal dipendente e il valore dell’esposizione in termini di intensità, frequenza e durata.
L’obiettivo è di pianificare l’attività di vigilanza e le politiche di prevenzione a livello epidemiologico, anche nell’ottica di un completo programma di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali nei luoghi di lavoro.
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