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Sconti dei premi assicurativi Inail (mod. OT23), quali sono gli interventi ammissibili?

Manca solo un mese alla scadenza per l’invio del modello OT23, ecco qualche info utile


Per le aziende c’è ancora un mese di tempo, fino al 29 febbraio 2020, per presentare in via telematica il modello OT23 dell’Inail che, dal 1° agosto 2019, ha sostituito il modello OT24. La richiesta è necessaria per le imprese che desiderano la riduzione del tasso medio di tariffa per prevenzione, cioè lo sconto dei premi assicurativi grazie a interventi migliorativi delle condizioni di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro. Ogni intervento permette l’acquisizione di un punteggio ed è necessario guadagnarne 100


Importante: il modello OT24 può essere presentato a prescindere dall’anzianità dell’attività lavorativa.


Novità: con il modello OT23 vengono introdotte alcune novità e, tra le principali, vi sono gli interventi migliorativi per il reinserimento lavorativo di dipendenti affetti da disabilità sul lavoro e l’inclusione dell’adozione delle prassi di riferimento, validate nel 2018, per le imprese del settore edilizio e per le micro e piccole imprese artigiane. Anche la sicurezza intesa come interventi atti a contrastare il verificarsi di rapine è compresa nel modello OT23.


I tipi di intervento migliorativo Inail ha individuato 5 tipologie di interventi migliorativi ammissibili alla richiesta di riduzione dei premi assicurativi: interventi di carattere generale (indicati con la lettera A), di carattere generale ispirati alla responsabilità sociale (B), trasversali (C), settoriali generali (D) e settoriali (E).


A titolo esemplificativo, come tra i vari interventi ve ne sono riguardanti l’adozione o il mantenimento dei sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro idoneamente certificati, le asseverazioni rilasciate da organismi paritetici, la segnalazione di quasi infortuni o di mancati incidenti sul lavoro e le iniziative di formazione adottate. 


E ancora: le agevolazioni sociali concesse ai lavoratori, le convenzioni stipulate con le Asl per le campagne contro il fumo, l’abuso di alcool e di sostanze stupefacenti, nonché l’adozione di corretti stili di alimentazione. 


+++ Clicca qui per scaricare il modulo OT23 da inviare entro il 29 febbraio 2020.

+++ Clicca qui per scaricare la guida alla compilazione del modulo OT23.

1579541704 unasf testo unico sicurezza

Sicurezza sul lavoro, scarica il Testo Unico 81/08 aggiornato a gennaio 2020

Ad aprile 2019 l’ultimo aggiornamento. Ecco cosa contiene la versione più recente del Testo Unico


Nove mesi dopo le ultime variazioni, è stata pubblicata la versione aggiornata a gennaio 2020 del Dlgs 81/08 Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro.


Nel Testo, di cui rendiamo disponibile il download a fine pagina, sono presenti le seguente modifiche e integrazioni:

Inseriti gli interpelli dal n. 4 al n. 8 del 2019;

Sostituito il Decreto Direttoriale 8/2019 con il Decreto Direttoriale n. 57 del 18 settembre 2019 – Ventiduesimo elenco dei soggetti abilitati per l’effettuazione delle verifiche periodiche di cui all’art. 71 comma 11 (clicca qui);

Sostituito il Decreto Direttoriale 2/2018 con il Decreto Direttoriale 58/2019 – Ottavo elenco dei soggetti abilitati e dei formatori per l’effettuazione dei lavori sotto tensione (clicca qui);

Aggiunta la lettera a-bis all’art. 4, comma 1, del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 37/2008, inserita dal comma 50 dell’art. 1 della L 107/2015;

Aggiunto l’art. 7-bis al DPR 462/2001, come previsto dall’art. 36 del Dl 162/2019, pubblicato sulla G.U. n. 305 del 31/12/2019. 


+++ Clicca qui per scaricare il Testo Unico aggiornato al gennaio 2020

1579279949 unasf inail premi tariffe

Premi Inail, ecco le date per l’autoliquidazione dei datori di lavoro

Unica soluzione o quattro date con interessi: cosa bisogna fare entro metà febbraio

Come ogni anno si avvicina l’autoliquidazione dei premi che i datori di lavoro devono corrispondere all’Inail. L’Istituto ha pubblicato le istruzioni per adempiere all’iter, che nella fattispecie riguarda i datori di lavoro soggetti all’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, nonché gli artigiani senza dipendenti. Sono invece esclusi dall’autoliquidazione gli altri premi speciali unitari: studenti, rx e sostanze radioattive, frantoi, pescatori, facchini, ippotrasportatori e vetturini.

Con l’autoliquidazione annuale dei premi, inoltre, vengono riscossi dall’Inail anche i contributi associativi per conto delle associazioni di categoria convenzionate.


Le date utili per l’autoliquidazione

L’autoliquidazione può essere effettuata in un’unica soluzione oppure in quattro rate trimestrali, ciascuna pari al 25% del premio annuale. In quest’ultimo caso, però, vanno aggiunti anche gli interessi a partire dalla seconda rata. La volontà di rateizzare il premio va comunicata mediante gli appositi servizi telematici previsti per la presentazione della dichiarazione delle retribuzioni.

Di seguito le scadenze di ogni rata:

Prima rata (o autoliquidazione totale) 17 febbraio 2020;

Seconda rata 18 maggio 2020;

Terza rata 16 agosto 2020 differita al 20 agosto;

Quarta rata – 16 novembre 2020


Cosa deve sapere il datore di lavoro

Il datore di lavoro entro il 16 febbraio deve:

Calcolare il premio anticipato per l’anno in corso (rata), e il conguaglio per l’anno precedente (regolazione) sulla base delle retribuzioni effettive dell’anno precedente;

Conteggiare il premio di autoliquidazione dato dalla somma algebrica della rata e della regolazione, al netto di eventuali riduzioni contributive;

Pagare il premio di autoliquidazione utilizzando il ‘Modello di pagamento unificato – F24’ o il ‘Modello di pagamento F24 EP (Enti Pubblici)’ in caso di enti e organismi pubblici indicati nelle tabelle A e B allegate alla legge 720/1984.


Nota bene – Se il datore di lavoro prevede di erogare nell’anno in corso retribuzioni di entità inferiori rispetto all’anno precedente (ad esempio per riduzione del personale), entro il 16 febbraio 2020 deve inviare all’Inail la comunicazione che motiva la retribuzione inferiore con il servizio ‘Riduzione presunto’.


Compensazione

Il saldo finale di autoliquidazione, se a credito, può essere utilizzato per compensare eventuali altri debiti per premi e accessori Inail, purché non iscritti a ruolo esattoriale. La compensazione può riguardare anche quanto dovuto ad altre amministrazioni o i contributi dovuti alle associazioni di categoria titolari di apposita convenzione con l’Istituto. Non è, invece, possibile utilizzare un credito relativo a contributi associativi per pagare un premio Inail, né effettuare compensazioni tra contributi associativi.

Il datore di lavoro deve verificare presso la sede Inail l’effettiva sussistenza del credito stesso e successivamente procedere alla compensazione, attraverso la compilazione del modello F24. Il modello F24 EP, invece, non consente di operare la compensazione tra importi a credito e a debito.Per tutte le informazioni dettagliate si rimanda al sito Internet dell’Inail (clicca qui).

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Isi 2019, tornano gli incentivi per la sicurezza delle piccole imprese

Entro il 30 gennaio 2020 le tempistiche per la procedura telematica, ecco tutti i finanziamenti possibili

Sono ancora  in via di definizione le tempistiche di apertura e chiusura procedure telematiche relative al bando Isi 2019 dell’Inail, giunto alla sua decima edizione. L’Istituto presieduto da Franco Bettoni dovrebbe renderle note entro il 30 gennaio 2020. Il bando, che eroga alle imprese di ogni dimensione incentivi a fondo perduto utili alla prevenzione e sicurezza, anche quest’anno stanzia oltre 250 milioni di euro ripartiti su base regionale (o provincia autonoma).


Edit: ecco il calendario delle scadenze

– 16 aprile 2020 – Apertura procedura informatica per la compilazione della domanda

– 29 maggio 2020 – Chiusura procedura informatica per la compilazione della domanda

– 5 giugno 2020 – Acquisizione codice identificativo per l’inoltro online

– 5 giugno 2020 – Comunicazione relativa alla data di inoltro online


Le risorse finanziarie si suddividono in cinque macro-aree denominate assi. Per i progetti appartenenti ai primi tre assi, l’importo massimo erogabile è pari a 130 mila euro. Per il quarto asse è di 50 mila euro mentre per il quinto e ultimo asse è di 60 mila euro.In totale i fondi previsti per il bando Isi 2019 è di 251.226.450 euro in finanziamenti a fondo perduto per la realizzazione di progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

I destinatari degli incentivi sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura e, per l’asse 2 di finanziamento, anche gli enti del Terzo settore.I fondi del bando Isi 2019, sulla falsariga delle due edizioni precedenti, sono suddivisi in cinque assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari e alla tipologia dei progetti che saranno realizzati.


I cinque assi

– Asse 1 (Isi Generalista): 96.226.450 euro, suddivisi in 94.226.450 euro per i progetti di investimento e due milioni per i progetti di adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;

– Asse 2 (Isi Tematica): 45 milioni di euro per progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi;

– Asse 3 (Isi Amianto): 60 milioni di euro per progetti di bonifica da materiali contenenti amianto;

– Asse 4 (Isi Micro e Piccole Imprese): 10 milioni di euro per progetti per micro e piccole imprese operanti nei settori della fabbricazione mobili e della pesca;

– Asse 5 (Isi Agricoltura): 40 milioni di euro per progetti per le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli, suddivisi in 33 milioni per la generalità delle imprese agricole e sette milioni per i giovani agricoltori (under 40), organizzati anche in forma societaria.


Gli avvisi pubblici Isi 2019 regionali

– Abruzzo

– Aosta

– Basilicata

– Bolzano

– Calabria

– Campania

– Emilia Romagna

– Friuli Venezia Giulia

– Lazio

– Liguria

– Lombardia

– Marche

– Molise

– Piemonte

– Puglia

– Sardegna

– Sicilia

– Toscana

– Trento

– Umbria

– Veneto

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Bando #Conciliamo: 74 milioni a micro e piccole imprese per progetti di welfare

Smart working, formazione, tutela per disabili e donne: il bando #Conciliamo è aperto fino al 9 gennaio


Il benessere interiore di una persona passa anche e soprattutto dal benessere che prova sul luogo di lavoro, in cui si trova a tutti gli effetti per gran parte della giornata. Se poi si tratta di conciliare al meglio la propria vita personale – ancor di più se si ha famiglia – con la qualità espressa in azienda, allora diventa fondamentale una serie di strumenti espressi con il cosiddetto welfare aziendale. Anche questi aspetti, inevitabilmente, incidono sulla sicurezza del lavoratore e sulla sua salute.


E proprio sulla conciliazione famiglia-lavoro si basa il bando #Conciliamo del Dipartimento per le politiche della famiglia. Un bando che mette a disposizione delle imprese 74 milioni di euro per migliorare la qualità della vita dei lavoratori attraverso progetti di welfare.



Gli obiettivi del bando #Conciliamo


L’obiettivo principale di questa iniziativa mira al rilancio demografico, all’incremento dell’occupazione femminile, riequilibrio dei carichi di lavoro fra uomini e donne, sostegno alle famiglie con disabilità, tutela della salute, contrasto all’abbandono degli anziani.


Dopo lo stop delle scorse settimane da parte del governo (non erano arrivate richieste), il bando #Conciliamo è stato adeguato per permetterne la fruizione anche alle imprese più piccole. I nuovi parametri agevolativi riguardano progetti adesso ammissibili secondo la dimensione dell’impresa e i seguenti importi (spesa minima e spesa massima), di durata massima di 24 mesi:


Micro imprese, 15 mila – 50 mila euro;

Piccole imprese, 30 mila – 100 mila euro;

Medie imprese 100 mila – 300 mila euro;

Grandi imprese, 250 mila – 1 milione 500 mila euro.


La misura si rivolge alle imprese di tutto il territorio nazionale, sia in forma singola sia associata. Con queste agevolazioni è possibile sviluppare azioni di welfare aziendale non soltanto nuove, ma anche già intraprese.



Ecco alcuni esempi di interventi ammissibili:


Flessibilità oraria e organizzativa (Banca del tempo, lavoro da remoto…)

Promozione e sostegno della natalità e della maternità (Incentivi alla natalità, iniziative formative specifiche…)

Interventi e servizi (Creazione di asili aziendali, smart working, car sharing, maggiordomo aziendale, supermercato aziendale…)


Le percentuali applicate alle spese sono:


– Fino al 90% delle spese per le micro imprese;

– Contributo massimo pari all’85% dei costi per le piccole imprese

– Fino all’80% dei costi per le medie imprese

– Contributo fino al 70% delle spese per le grandi imprese.


Per accedere all’incentivo #Conciliamo sarà possibile presentare domanda entro le ore 12.00 del 9 gennaio 2020. La valutazione dei progetti avverrà in base a criteri di merito, come ad esempio innovatività dell’azione, concretezza, efficacia, economicità e sostenibilità.



+++ Clicca qui per il bando completo e i moduli necessari a partecipare.

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