Approvato ieri notte l’emendamento al Decreto Sostegni nel quale viene riconosciuta una sospensione degli adempimenti per 30 giorni ai professionisti malati di Covid-19
La notte porta consiglio, soprattutto in seno alle Commissioni congiunte di Bilancio e Finanze del Senato. I professionisti malati di Covid-19, categoria che come poche ha subito gli effetti devastanti della pandemia, potranno godere di piccola quanto importante agevolazione. Un risultato tutt’altro che scontato, pochi giorni fa sembrava quasi certa la bocciatura per mancanza di copertura. Si tratta, senza giri di parole, di un’approvazione dalla portata storica perché apre la strada al disegno di legge malattia, riguardante da vicino tutto il lavoro autonomo, ad esempio le ditte individuali o gli amministratori unici delle società di capitali o di persone.
Sospensione passa dai 45 giorni ipotizzati ai 30 definitivi
L’elevato numero di studi monoprofessionali sul territorio italiano, all’incirca il 75% del totale, fa sì che la malattia del professionista o la messa in quarantena dello studio per Covid-19 costituiscono enormi difficoltà da gestire. Per l’approvazione dell’emendamento molte forze politiche si sono alleate, ma è comunque stato necessario scendere a compromessi. Il testo originale dell’emendamento (che introduce nel Dl Sostegni l’articolo 22-bis) prevedeva, infatti, una sospensione degli adempimenti per 45 giorni, mentre il testo definitivo ne riconosce 30.
Il commento a caldo delle rappresentanze professionali
Molte le rappresentanze professionali che ieri hanno potuto gioire per un emendamento dato tutt’altro che scontato. “Hanno prevalso il buon senso e la difesa del fondamentale diritto alla salute” è questo il primo commento di Massimo Miani, presidente del Consiglio Nazionale dei commercialisti. Il presidente di Cassa dottori Stefano Distilli auspica che possa essere ripreso il Ddl complessivo sulla malattia dei professionisti che finalmente sancirebbe questo principio anche a livello generale. Non manca un commento anche dei tributaristi dell’Int, dall’Associazione nazionale commercialisti e del Cup, il Comitato unitario professioni, guidato da Marina Calderone: “Una battaglia di civiltà che il Cup sta portando avanti presso tutte le sedi competenti da vari mesi”.