Anche chi lavora in campo agricolo deve essere messo in condizione di poter lavorare in Sicurezza per tutelare la propria salute. Fra i maggiori rischi per i lavoratori agricoli si ssegnalano gli infortuni legati al ribaltamento dei trattori.
Cosa prevedono le normative europee e nazionali? La direttiva europea 42/CE del 2006, conosciuta anche come Direttiva Macchine fa esplicitamente riferimento a strutture per tutelare gli operatori in caso di ribaltamento e caduta oggetti, oltre a sistemi di ritenzione per mantenere le persone sul sedile.
Per quanto riguarda le normative italiane, un punto di svolta è segnato dall’allegato V del decreto legislativo 81 del 2008. Ulteriori precisazioni, soprattutto in termini di specificazioni tecniche, si trovano nelle linee guida predisposte dall’Inail.
Ribaltamento trattori, i sistemi di sicurezza
Tra i dispositivi di protezione c’è il telaio di protezione. Gli allegati delle linee guida dell’Inail riportano le schede tecniche per la realizzazione dei telai partendo dai dati di omologazione messi a disposizione dai principali costruttori di trattori italiani. In particolare vengono indicati materiali da utilizzare, numero, dimensioni e spessori di tubolari, piastre, viti e bulloni.
Altro dispositivo di sicurezza sono le cinture di surezza. La cintura serve per evitare che durante il rovesciamento il guidatore venga sbalzato.
È poi necessario che il costruttore rilasci un certificato di conformità per attestare la Sicurezza del trattore.
La visibilità
Per il conducente è inoltre fondamentale avere la massima visibilità. Questa la si ottiene grazie all’introduzione di vetri più grandi e alla riduzione delle zone d’ombra.
Le gabine inoltre proteggono anche il conducente non solo dagli infortuni, ma anche da vibrazioni, rumore, sole e temperature esterne, polveri e fitofarmaci irrorati.
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