formazione

Formazione e credito d’imposta contro piaga infortuni sul lavoro

“Solo la formazione costante, aggiornata e di alto profilo professionale può arginare l’eterna piaga degli infortuni sul lavoro. Siamo soddisfatti del calo registrato dall’Inail sui primi 11 mesi del 2023, ma sono comunque oltre 540 mila gli incidenti denunciati e non possiamo certamente parlare di vittoria o anche soltanto abbassare la guardia. Basti vedere il numero dei decessi sul luogo di lavoro, che purtroppo resta costante nonostante il calo del 16,8% degli infortuni. Ecco perché rinnoviamo la nostra richiesta alle istituzioni: aiutate le aziende a promuovere la formazione prevedendo un credito d’imposta per rimborsare le spese necessarie ad adempiere agli obblighi del Testo unico 81/08. Risulterebbe uno dei metodi più efficaci per incentivare la prevenzione”. Questo l’appello di Michele Losignore, coordinatore del CTS di Unasf Conflavoro in relazione agli ultimi dati generali di Inail su infortuni e morti sul lavoro e malattie professionali.

La formazione sulla sicurezza dentro la scuola

“Se il sostegno economico dello Stato può quindi diventare fondamentale già nel breve-medio periodo, è comunque necessario stabilire una strategia lungimirante per diffondere una più radicata cultura della sicurezza sul lavoro. Conflavoro – sottolinea Losignore – ha sempre spinto sulla necessità di inserire la formazione in materia nei programmi scolastici e siamo naturalmente soddisfatti che a pensarla così sia, tra gli altri, anche l’on. Walter Rizzetto, presidente della XI commissione Lavoro alla Camera e primo firmatario di una proposta di legge in tal senso”.

“In definitiva, nonostante i numeri positivi sul fronte infortuni, l’appello che continuiamo a rivolgere alle aziende di ogni dimensione e settore – conclude il coordinatore del CTS di Unasf Conflavoro – non cambia di una virgola: formatevi, formate i vostri lavoratori, cercate di non vedere la formazione come un investimento obbligatorio, anche perché rimediare agli infortuni ha un costo più che doppio rispetto alla prevenzione. La formazione, quella sana, veritiera, di qualità ed efficace nei risultati, deve essere vista e vissuta come la più grande opportunità per rendere la propria impresa un esempio da ammirare anche sotto il profilo della salute e sicurezza. Questo è l’obiettivo di Unasf Conflavoro”.

protocollo rischio incendio domestico

Nuovo protocollo Inail e dipartimento Vigili del Fuoco

Il commissario straordinario dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, e il capo del Dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, Laura Lega, hanno firmato un nuovo protocollo di durata triennale finalizzato a garantire la sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro rispetto ai rischi derivanti dagli incendi.

Tra le finalità del protocollo anche la maggiore tutela del personale del Corpo

La nuova collaborazione prevede, in particolare, la realizzazione di una campagna nazionale di informazione sui rischi derivanti dagli incendi in ambito domestico e lo studio di forme di consulenza e previsione. L’intento è di migliorare e integrare la tutela contro gli infortuni del personale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.

La definizione degli indirizzi di programmazione e monitoraggio delle attività sono affidate a un Comitato di coordinamento paritetico.

Scarica il testo integrale del Protocollo
invecchiamento

Malattie professionali legate all’invecchiamento della popolazione attiva (+17%)

Il fact sheet Malprof, Invecchiamento della popolazione attiva: una lettura del fenomeno a partire dai dati del sistema Malprof, disponibile sul portale dell’Istituto esamina gli effetti prodotti dall’incremento dei lavoratori anziani sulla gestione della sicurezza e della salute sul lavoro.

Invecchiamento della popolazione attiva e malattie professionali

Il fact sheet segnala che, con l’invecchiamento della forza lavoro, si è osservato un aumento delle limitazioni e delle non idoneità alla mansione, soprattutto tra i lavoratori anziani impiegati in attività faticose. Di conseguenza, è aumentata anche la diffusione delle malattie correlate al lavoro.

Per l’analisi dello stato di salute dei lavoratori oltre i 55 anni di età, lo studio ha preso in considerazione i dati del sistema di sorveglianza Malprof, che raccoglie e classifica le segnalazioni di malattie lavoro-correlabili che pervengono ai Servizi di prevenzione delle Asl, utilizzando un modello di analisi che assegna l’eventuale nesso di causalità tra la patologia e i periodi lavorativi.

Dai dati emerge un incremento di circa il 17% delle malattie professionali per il gruppo anagrafico considerato (lavoratori cinquantacinquenni e oltre), passando dal 40,7 % del 2010 al 57,2 % del 2020.

Scorporando i dati secondo una prospettiva di genere, si scopre che nel decennio di riferimento, le segnalazioni sono cresciute dal 29,3 % al 45,7 % per le donne e dal 44,3 % al 62,6 % per gli uomini.

Le malattie professionali per settori produttivi

Uno dei fattori rilevanti nella salute dei lavoratori anziani è la natura delle loro professioni e il comparto in cui operano. Nei settori di fabbricazione di altri mezzi di trasporto e produzione di metalli e loro leghe, le percentuali di lavoratori over 55 con nesso positivo sono rispettivamente del 70,7% e del 63,9%.

Questi settori presentano anche interessanti differenze di genere, con il 74,9 % di nessi positivi per gli uomini e il 36,1 % per le donne nel primo e il 64,8 % per gli uomini e il 41,1 % per le donne nel secondo.

Nel settore dell’agricoltura, caccia e relativi servizi, il 62,6 % dei periodi con nesso positivo riguarda i lavoratori over 55. Qui, il divario di genere è meno marcato rispetto ai primi due comparti (63,7 % per gli uomini e 59,3 % per le donne).

benzene

Benzene, monitoraggio biologico dell’esposizione occupazionale

La Direttiva 431/22 che entrerà in vigore nel 2024 sottolinea la necessità di considerare vie di assorbimento del benzene diverse da quella inalatoria.

Proprio quindi in considerazione del nuovo valore limite per il benzene stabilito nella Direttiva 431/22, pari a 0,2 ppm a partire dal 2026, e quindi dei valori sensibilmente più bassi per il valore limite biologico di esposizione a Benzene, la scelta della metodica analitica diventa cruciale al fine di valutare correttamente il livello di esposizione e, quindi, di rischio associato.

L’Inail ha orovveduto con il Monitoraggio biologico dell’esposizione occupazionale a benzene e relativo valore limite biologico, alla luce della nuova direttiva cancerogeni UE 431/22.

Cos’è il benzene

Il benzene è un inquinante volatile ubiquitario, classificato come cancerogeno per l’uomo con ematotossicità (IARC – classe 1).

Il monitoraggio dell’Inail

lavoro sano e sicuro nell'era digitale

Scopri l’offerta Unasf Conflavoro per la Settimana europea della salute e sicurezza sul lavoro

Al via la Settimana europea per la Salute e Sicurezza sul Lavoro. Dal 23 al 27 ottobre, l’edizione 2023 è incentrata sul tema del ‘Lavoro sano e sicuro nell’era digitale‘. Centinaia di eventi di sensibilizzazione che si svolgono in tutta l’UE e oltre: proiezioni di film speciali, eventi sui social media, conferenze, mostre, concorsi e sessioni di formazione.

Lavoro sano e sicuro nell’era digitale

La campagna europea quest’anno analizzerà i rischi legati alla salute e sicurezza sul lavoro per quei lavoratori che operano con le tecnologie e i sistemi di digitalizzazione. Fra questi, i disturbi dei rischi psicosociali associati all’uso delle tecnologie digitali dovuti all’attività intensiva e senza pause, in solitudine, automatizzata.

Altri rischi sono legati alla privacy e alla diffusione dei dati personali; all’insicurezza emotiva dovuta all’intelligenza artificiale perché molti lavoratori temono che le nuove tecnologie prenderanno il sopravvento.

Le cinque tematiche principali della campagna

Le cinque tematiche principali della campagna ‘Lavoro sano e sicuro nell’era digitale’ sono:

  • il lavoro su piattaforma digitale;
  • l’automazione e l’utilizzo di robot per compiti fisici e cognitivi, compiti lavorativi naturalmente;
  • lavoro da remoto e ibrido;
  • la gestione dei lavoratori con l’intelligenza artificiale o la gestione algoritmica;
  • le tecnologie intelligenti per migliorare salute e sicurezza.

L’offerta di Unasf Conflavoro PMI per la Settinana europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro

In occasione della Settimana Europea per la Sicurezza a Salute sul Lavoro, non perderti la promo esclusiva pensata per te che sei un nostro CPFT UNASF Conflavoro: dal 23 al 27 ottobre compresi, i corsi in aula per la Formazione Lavoratori sono a metà prezzo!

Approfitta del 50% di sconto sui seguenti corsi:

Formazione generale Lavoratori – 4 ore
Formazione generale + specifica Lavoratori – Rischio basso 8 ore
Formazione generale + specifica Lavoratori – Rischio medio 12 ore
Formazione generale + specifica Lavoratori – Rischio alto 16 ore
Aggiornamento Lavoratori – 6 ore

Nota bene: puoi richiedere i tuoi attestati esclusivamente dal 25 ottobre al 3 novembre 2023 compresi

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