La Commissione Agricoltura del Senato nella Risoluzione n. 449 del 13 maggio 2015 in Italia ha stimata la presenza di 1.600.000 trattrici con età media di 20 anni: – di questi circa 668.000 sprovvisti di strutture di protezione in caso di ribaltamento; – di questi circa 1.240.000 sprovvisti di sistemi di ritenzione (cintura di sicurezza). Inoltre si ritiene che a partire dal 2009 di queste macchine circa 80.000 siano state oggetto di adeguamento per quanto riguarda l’installazione dei telai di protezione del posto di guida ed un numero maggiore sia stato oggetto di installazione della cintura di sicurezza. L’Inail, a tale proposito impone che i trattori siano oggetto di idonea manutenzione al fine di garantire nel tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza. Un documento dell’Inail fornisce le soluzioni organizzative e procedurali per supportare gli operatori del settore. ’abilitazione alla conduzione delle macchine agricole. Ed è importante parlare di formazione perché le dinamiche infortunistiche che coinvolgono i trattori “sono determinate da: – carenze delle macchine sotto il profilo della sicurezza; – manovre inappropriate dovute a errata percezione del carico, terreni sconnessi, ecc. In pratica scarsa formazione. In particolare il trattore è incluso tra le attrezzature di lavoro per le quali è prevista una specifica abilitazione per gli operatori.
Safety Expo proporrà un argomento di importante attualità: efficienza e qualità dei lavori nel settore della sicurezza, con la dovute garanzie per chi lavora nel cantiere prima e nel luogo di lavoro poi. Perciò è fondamentale rafforzare il rapporto tra professionisti, imprese e committenti al fine di individuare strategie d’azione e soluzioni per la corretta gestione degli appalti. L’approccio efficace alla “progettazione della sicurezza” rappresenta quindi un imprescindibile punto di partenza a cui i Professionisti possono e devono dare un contributo essenziale, per innescare un meccanismo virtuoso e rendere il nostro Paese sempre più moderno e efficiente.
L’Agenzia Europea per la Sicurezza sul Lavoro (Osha) ha svolto una ricerca sull’importanza del benessere fisico, mentale, economico e sociale dei lavoratori ed ha concluso che per ogni euro che l’azienda investe nel benessere del lavoratore, ne guadagna dai 2,5 ai 4,8. Infatti il disagio lavorativo colpisce 4 milioni di persone in Italia ed è la causa di più della metà delle giornate perse sul lavoro, le perdite di fatturato sono stimate dal 2,6% al 3,8 % del prodotto interno lordo. Dunque è importante che le aziende si muovano nella direzione di un benessere per i propri dipendenti che di conseguenza produrrà una buona qualità di vita per le proprie famiglie. Questo argomento merita di essere discusso e sviluppato perciò sarà argomento del convegno Safety Expo il 21 e 252 settembre 2016.
La campagna è finalizzata a promuovere il lavoro sostenibile ed un invecchiamento sano, fornire informazioni e strumenti pratici per la gestione della Ssl nel contesto dell’invecchiamento della forza lavoro e agevolare lo scambio di informazioni e la condivisione delle buone pratiche. La campagna 2016-2017 dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha) è nata dal progetto pilota “Lavoro più sicuro e più salutare ad ogni età” (2013-2015), finalizzato alla raccolta ed analisi di strategie e programmi in materia di Ssl, relativi all’invecchiamento attivo. Come per le precedenti edizioni, è una campagna decentralizzata, coordinata dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha) ma gestita a livello nazionale dagli Stati Membri, attraverso i rispettivi Focal Point, con il supporto delle proprie reti. Fonte: inail.it L’Inail rappresenta il Focal Point nazionale, in cooperazione con un network nazionale. Gli obiettivi specifici della campagna sono i seguenti: promuovere il lavoro sostenibile ed un invecchiamento sano, e sottolineare l’importanza della prevenzione per tutta la vita lavorativa fornire sia ai datori di lavoro che ai lavoratori informazioni e strumenti pratici per la gestione della Ssl nel contesto dell’invecchiamento della forza lavoro agevolare lo scambio di informazioni e la condivisione delle buone pratiche sul tema. Per la campagna sono state realizzate e messe a disposizione sul sito di Eu-Osha risorse informative tese a favorire una maggiore sensibilizzazione e una migliore comprensione riguardo al tema dell’invecchiamento attivo.
il principale riferimento normativo relativo alle attrezzature di lavoro è costituito dalla Direttiva macchine 2006/42/CE insieme all’dall’art. 69 del D.lgs. 81/2008 che definisce l’attrezzatura di lavoro come ‘qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature e componenti necessari all’attuazione di un processo produttivo, destinato ad essere usato durante il lavoro’. A tale proposito il volume “ Salute e Sicurezza nelle imprese artigiane e nelle PMI: cosa occorre sapere e cosa si deve fare” ha sintetizzato la normativa in materia di sicurezza: -le attrezzature di lavoro devono essere messe in movimento solo da atto volontario dell’operatore; – gli organi di moto devono risultare segregati durante il movimento, se non per la parte strettamente necessaria allo svolgimento del lavoro; -Il rischio di infortunio è diverso a seconda del tipo di macchina in uso; -Il Datore di Lavoro eve ‘informare i lavoratori sui rischi cui sono esposti durante l’uso delle attrezzature di lavoro, sulle attrezzature di lavoro presenti nell’ambiente immediatamente circostante, anche se da essi non usate direttamente, nonché sui cambiamenti di tali attrezzature’ (art. 73, comma 2, D.Lgs. 81/2008). Fonte: Libro “salute e sicurezza nelle imprese artigiane e nelle PMI”