Il lavoro in solitudine comporta rischi specifici per la salute e la sicurezza, che devono essere adeguatamente gestiti dai datori di lavoro. Il Decreto Legislativo 81/2008 stabilisce l’obbligo di valutare questi rischi e di implementare misure preventive specifiche per i lavoratori che operano da soli.
I principali rischi del lavoro in solitudine
I lavoratori isolati sono esposti a diversi pericoli, tra cui:
- Emergenze sanitarie: in caso di malore o infortunio, la solitudine può ritardare i soccorsi.
- Stress psicologico: la solitudine prolungata può causare stress, ansia e altre problematiche psicologiche.
- Rischi ambientali: lavorare in ambienti isolati o pericolosi aumenta la probabilità di incidenti non gestiti tempestivamente.
- Difficoltà nell’evacuazione: in caso di emergenza, l’assenza di supporto può ostacolare le operazioni di evacuazione.
Misure preventive per lavoratori isolati
Per garantire la sicurezza dei lavoratori, il datore di lavoro deve adottare alcune misure fondamentali:
- Valutazione dei rischi: identificare e valutare i pericoli legati al lavoro solitario.
- Pianificazione delle emergenze: stabilire procedure chiare per gestire le emergenze, con contatti di emergenza facilmente accessibili.
- Formazione adeguata: educare i lavoratori sui rischi del lavoro in solitudine e sulle procedure di sicurezza.
- Sistemi di comunicazione: dotare i lavoratori di dispositivi per segnali di allarme o comunicazioni rapide in caso di emergenza.
- Monitoraggio della salute: effettuare controlli periodici per garantire che i lavoratori siano in buona salute.


