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Sicurezza sul lavoro e innovazione tecnologica

La Corte di Cassazione (con la sentenza n. 3616 del 27 gennaio 2016) ha analizzato l’applicazione del principio di massima sicurezza tecnologicamente fattibile sul lavoro e per la prevenzione di infortuni: anche in presenza di innovazioni in grado di migliorare le condizioni di sicurezza in azienda, il datore di lavoro non deve obbligatoriamente sostituire le attrezzature presenti se ancora idonee e, comunque, non prima di una valutazione di tempi e costi. Fonte: pmi.it

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Tutele di salute e sicurezza per diverse tipologie contrattuali

Il 25 novembre 2015, un intervento durante la settimana della sicurezza ad Imola ha focalizzato l’attenzione dei partecipanti su aspetti relativi alla tutele di salute e sicurezza per diverse tipologie contrattuali: lavoratori subordinati, soci lavoratori e lavoratori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa non possono esimersi dalle norme di prevenzione e protezione vigenti che obbligano il datore di lavoro a prendersene carico.

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Pubblicato il 9° rapporto Inail della Sorveglianza del mercato

Direttiva Macchine

Il documento fornisce analisi e informazioni di supporto al monitoraggio e all’ottimizzazione dell’azione di Sorveglianza del Mercato, oltre a contenuti di indirizzo, per sviluppare nuove linee di ricerca e prodotti di supporto all’individuazione delle soluzioni adeguate per la totalità dell’utenza di settore.

Pubblicato da Inail il 9° Rapporto sull’attività di sorveglianza in merito all’applicazione D.lgs. 17/2010, documento che riporta aggiornamenti sui dati dell’archivio informatico Inail derivanti dalla sorveglianza alla quale partecipano Inail, autorità nazionali preposto (Ministeri Lavoro e Sviluppo Economico),  magistratura e altri stati membri UE.

Il documento è suddiviso in tre parti:

1)nel primo capitolo viene offerta una panoramica dell’attività di sorveglianza, che parte dai dati riguardanti le segnalazioni di presunta non conformità (soggetti segnalanti e motivi di segnalazione), per passare poi all’analisi delle risultanze finora definite dall’autorità e a un esame più specifico in base al paese di origine del fabbricante e alla procedura di valutazione della conformità adottata; 

2)nel secondo è proposto l’intero percorso di sorveglianza, trattato per ciascuna regione, analizzando il numero delle segnalazioni pervenute con l’esplicitazione della tipologia di macchina e del motivo da cui origina la segnalazione e le corrispondenti risultanze ad oggi definite;

3)il terzo capitolo è dedicato alle singole tipologie di macchina, che analizza le risultanze definite per ciascuna tipologia e approfondisce l’esame dei requisiti di sicurezza risultati non conformi o resi conformi.

Obiettivo è quello di fornire indicazioni utili per la totalità degli attori di settore, per una aggiornamento organico riguardante i livelli di sicurezza delle macchine e dei lavoratori.

Vengono forniti dati per promuovere interventi migliorativi per macchine mercato e produzioni, dati da condividere e che riescano a superare la logica controllato/controllo/sanzione. 

Un documento quindi che intende essere riferimento da un lato nei processi di vigilanza e dall’altro nei processi di produzione e fabbricazione.

Per scaricare il documento integrale clicca qui.

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Il giovane boscaiolo morto lavorava in “nero”

Aggiornamenti agghiaccianti sul caso di Vitali Mardari, il boscaiolo moldavo di 28 anni trovato morto colpito da una pianta nei boschi a Sagron Mis non era solo, lavorava «in nero» ed il suo padrone è stato identificato dai Carabinieri: dovrà rispondere di omicidio colposo e frode. Ma soprattutto appaiono agghiaccianti i particolari della tragedia, con l’imprenditore che ha trasportato il cadavere in macchina per oltre mezzo chilometro, per poi chiamare i soccorsi dicendo di aver rinvenuto «il cadavere di uno sconosciuto» nel bosco.

I precisi approfondimenti dei Carabinieri di Primiero hanno consentito di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Più precisamente é stato appurato come il titolare di un azienda boschiva bellunese ingaggiava «in nero» il giovane Moldavo che andava a prestare manodopera unitamente ad altri colleghi in un cantiere boschivo di Sagron Mis dove, nel corso dell’approntamento di una teleferica strumentale all’esbosco, un cavo in acciaio si spezzava, colpendo violentemente Mardari che partecipava alle operazioni di ancoraggio.

Il giovane boscaiolo sbalzato a qualche decina di metri decedeva sul posto a causa di importanti fratture alla base cranica Immediatamente i suoi colleghi presenti nel cantiere allertavano il titolare dell’impresa boschiva S.R. che giunto sul posto, senza nemmeno verificare le condizioni dell’infortunato, decideva di caricare il corpo esanime sull’autovettura dello stesso malcapitato e coadiuvato da una seconda persona, lo trasportava ad una distanza di 600 metri dove nelle adiacenze di una scarpata, scaricava sul terreno il corpo senza vita del giovane boscaiolo appoggiando sulla salma alcuni legni, condotte ritenute dagli inquirenti, come chiaramente finalizzate a mutare artificiosamente lo stato dei luoghi in maniera da sviare le indagini.

Infine, il titolare della ditta pare aver telefonato ad una guardia boschiva che allertava i soccorsi, affermando di aver casualmente rinvenuto nel bosco una persona esanime a lui non conosciuta.

Davvero una storia da brividi. 

Rimangono in corso tutte le ulteriori verifiche a cura degli ispettori del Lavoro della Provincia Autonoma di Trento per accertare con assoluta perizia le violazioni in materia di sicurezza sul lavoro. A parziale chiusura, la Stazione Carabinieri di Primiero S.M.C. deferiva l’imprenditore boschivo per i reati di Omicidio Colposo con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e di Frode Processuale. 

Noi di Unasf Conflavoro PMI ci teniamo ad esprimere la nostra più sincera vicinanza alla famiglia di questo giovane ragazzo, e ci uniamo alla richiesta disperata dei suoi cari affinché la magistratura faccia il suo dovere per garantire che fatti di questo genere siano puniti in maniera esemplare.

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Uso in sicurezza dei prodotti fitosanitari, volume Inail

Pubblicato un documento che tratta dell’ Uso in sicurezza dei prodotti fitosanitari. Questo l’argomento trattato da Inail in una delle ultime pubblicazioni. Un documento particolarmente utile a chi è impegnato nel settore agricolo, che tratta i Pf, i rischi, la sicurezza, la tutela dei consumatori e dell’ambiente.

L’opuscolo è strutturato su schede informative monotematiche che affrontano la normativa di riferimento per quanto riguarda acquisto, trasporto, immagazzinamento, utilizzo, smaltimento e documentazione aziendale; la sicurezza e il Testo Unico; etichettatura; metodi alternativi da utilizzare in agricoltura.

La normativa di riferimento si avvia in Europa con la direttiva 2009/128/CE recepita dal D.lgs. n. 150/2012. Quindi il Dm 22 gennaio 2014 con il relativo Piano di azione nazionale; il citato D.lgs 81/08.

Per fitosanitari o agrofarmaci si intendono generalmente prodotti utilizzati per proteggere le piante; conservare; eliminare infestanti; influenzare la coltivazione. Sono costituiti da: sostanze attive, coformulanti e coadiuvanti. L’intossicazione può avvenire sia per inalazione, che per contatto dermico o ingestione. La valutazione dei rischi è in carico al datore di lavoro e definita dal Titolo IX del TU.

Il volume è curato dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici, Dit Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione, Contarp.

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